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Apr

25 Posti assolutamente da non perdere della Sicilia Occidentale, ogni giorno una meta nuova tutta da scoprire

Castellammare del Golfo

Un itinerario completo in 25 tappe per visitare la Sicilia Occidentale senza perdere nulla. Un viaggio alla scoperta delle province di Palermo, Trapani e Agrigento.

Oggi la venticinquesima e ultima tappa, Castellammare del Golfo

La cittadina sorge alle pendici del complesso montuoso di Monte Inici e da il nome all'omonimo golfo prospiciente il castello, delimitato a est da capo Rama e a ovest da capo San Vito. Nasce come Emporium Segestanorum (porto della vicina Segesta), il luogo, cioè, dove gli Elimi - antico quanto misterioso popolo - esercitavano i loro commerci con le navi straniere. Furono gli Arabi che connotarono il centro – ribattezzato Al Madarig, ovvero “gli scalini”, forse dalla montagna che sovrasta l’abitato - come una roccaforte, resa inespugnabile con la costruzione del fortilizio e come polo di grande importanza commerciale, con l’insediamento della tonnara e del caricatore. Oggi Castellammare, grazie a un patrimonio di valore inestimabile, costituito dalla straordinaria bellezza naturalistica delle sue coste e del suo immediato entroterra, si è giustamente proposta come importante polo di attrazione turistica che molto può offrire ai suoi visitatori.

La spiaggia bianca di ciotoli a Baia di Giudaloca prolunga lo sviluppo costiero, a forma di anfiteatro, del Golfo di Castellammare. Il golfo, che si estende da Capo San Vito a Capo Rama ai piedi dei declivi rocciosi che ne definiscono la visuale a sud, ospita l'omonima cittadina. Le sue principali attività sono legate alla posizione e allo sviluppo del porto che sorge nel luogo dell'antico emporium segestano. In età medievale la città si è sviluppata intorno al Castello Arabo - Normanno, il primo nucleo del centro storico, ancora oggi riconoscibile, collegato originariamente all'abitato da un ponte levatoio. Il castello oggi è stato restaurato, e non soltanto in senso fisico: dell’antica struttura è stato restaurato il concetto di “protezione”, l’idea della “salvaguardia” che adesso, abbattendo ogni ponte levatoio immaginario, si apre al mondo esterno svelando la natura generosa di un’intera cittadina: oggi il maniero è un Polo Museale con il compito di tramandare “La Memoria del Mediterraneo”. Al suo interno, per iniziare, si può visitare il Museo dell’Acqua e dei Mulini.

Tra Castellammare del Golfo e San Vito lo Capo i declivi collinari che degradano fino al mare, in una miriade di piccole baie, annunciano l'inizio della Riserva Naturale Orientata dello Zingaro. Lo Zingaro ha una superficie di 1650 ettari, una fascia litoranea di circa 7 Km, formata da una costa rocciosa di calcari del Mesozoico, intercalata da numerose calette e caratterizzata da strapiombanti falesie che da un'altezza massima di 913 mt. (Monte Speziale) portano rapidamente al mare. Il paesaggio subacqueo è un continuo susseguirsi di colori e forme. Si comincia dalla sponda dove l'impatto del mare si fa tumultuoso e si adorna del Lithophyllum tortuosum un'alga rossa intricatissima e sfrangiata.

Festa della patrona Maria SS. del Soccorso il 21 Agosto. Rievocazione Storica "Nostra Principalissima Patrona" dell’intervento prodigioso di Maria SS. del Soccorso in favore della città di Castellammare avvenuto il 13 luglio 1718.