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24

Ago

Adriana, Hugh e Vito: Between the lines

Una collettiva di pittura, fotografia e sculture in legno

Chiaramonte Gulfi – I volti noti e meno noti impressi nell’elegante bianco e nero di Hugh Fulton, gli intarsi raffinati di Vito Salerno, i volti dell’anima e i paesaggi chiaramontani di Adriana Iacono. E adesso, spetta a voi cercare fra le righe, between the lines, appunto. E’ stata inaugurata ieri sera nello splendido auditorium della chiesa di San Teresa, la collettiva d’arte di Adriana Iacono, pittrice, Hugh Fulton, fotografo e Vito Salerno, intarsiatore e artigiano del legno. Il titolo della mostra, “tra le righe”, è un invito per il visitatore a cercare quel fil rouge, quella liaison fra le varie forme d’arte e non solo: è anche un modo di guardare oltre la superficie di ciò che ci viene proposto. Ed è così che possiamo osservare nei volti sulle tele a olio di Adriana Iacono le storie, i vissuti, l’anima di chi viene ritratto. Negli scatti di Hugh Fulton, fotografo scozzese che vive a Roma, troviamo i volti molto famosi (alcuni di questi ritraggono Giuseppe Leone, Simonetta Agnello Hornby, Mario Venuti) e meno famosi di attori, contadini, imprenditori, commercianti, scrittori.

L’invito, anche qui, è quello di trovare fra le righe, al di là della didascalia che spiega la professione svolta dai soggetti fotografati, quale era la loro “reale” aspirazione, che cosa avrebbero voluto fare, quali erano i loro desideri originari. Più intimistica, per certi versi, la pittura di Adriana Iacono: i suoi volti sono legati alla dimensione emotiva, a luoghi ben specifici e ai suoi affetti, a familiari, amici. Adriana Iacono, pittrice italo-americana, “emigrante al contrario” come si direbbe in questi casi, usa la tecnica pittorica delle linee e spiega: “Amo dipingere i volti, soprattutto di persone che conosco. Se so qualcosa di loro, cerco di far trasparire l’anima, i loro desideri, i loro stati d’animo e posso anche scegliere il colore”, ci spiega. Anche l’uso della tecnica delle linee è una novità per Adriana Iacono: “Con le linee non ho il controllo del colore e a volte il risultato è incredibile, diverso da quello che avevo originariamente pensato. E’ un esperimento che mi ha fatto tirare fuori il carattere, il feeling di queste persone che ho ritratto”. Adriana Iacono, già nel 2014, aveva realizzato una mostra a Chiaramonte, sua terra d’origine e di adozione, dedicando proprio a Brooklyn e alla cittadina iblea un’intera personale.

Anche oggi ha deciso di dedicare due panoramiche a Chiaramonte: “Chiaramonte Dark” è un ricordo del tragico evento dell’incendio del 30 giugno 2017, mentre “Chiaramonte Sunset” è uno spettacolare tramonto visto dai Monti Arcibessi. Ma Adriana Iacono ha voluto anche dare un messaggio di attualità, grazie ad “Assimilation”, un volto nero che emerge da strisce di colore dalle tonalità scure, un invito a guardare alla diversità con occhi nuovi. “Assimilation non è la stessa cosa di Integration”, ci spiega Adriana, con quell’adorabile accento degli italo-americani.

Ma anche i tasselli di legno di Vito Salerno, il ragazzo del legno, invitano a guardare fra le righe: esprimono durezze e figure diverse a seconda dell’angolazione da cui vengono guardate. La mostra è stata realizzata con il supporto del comitato di San Vito, in onore dei festeggiamenti del patrono e con il sostegno della chiesa di Chiaramonte, che ha concesso i locali di Santa Teresa. Sarà visibile al pubblico dal 23 al 26 agosto, dalle 18.30 alle 22.30.
 
 
 
 
 
Fonte: ragusanews.com