A parlare sono i numeri: la stagione 2017 conferma il trend di crescita delle presenze in città, con un + 10% tra partenze e arrivi rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.
I turisti anche quest’anno hanno scelto Cefalù quale meta vacanziera, confermando così il gradimento per la località madonita, che già nel 2016 aveva fatto registrare un lusinghiero +16% rispetto all’anno precedente.
«La stagione non si è ancora conclusa – precisa il sindaco Rosario Lapunzina – tuttavia sono certo che, anche a chiusura dell’estate, i numeri ufficiali indicheranno un ulteriore incremento».
Le motivazioni per esprimere soddisfazione non mancano: «il Comune – spiega il primo cittadino – seppur tra mille difficoltà, è riuscito ad assicurare i servizi ad una popolazione che, nel periodo estivo, passa da 14.400 residenti ad oltre 40 mila domiciliati».
Un risultato che è stato possibile raggiungere, secondo Lapunzina, anche grazie al lavoro svolto dalle Forze dell’Ordine, dalla Polizia Municipale e da tutti coloro che, anche a titolo volontaristico, hanno contribuito ad assicurare il controllo della viabilità e della sicurezza.
L’obiettivo dichiarato dall’amministrazione, alla luce dei riscontri ottenuti, è ora quello di puntare a rafforzare ulteriormente la vocazione turistica del territorio quale meta internazionale di livello elevato.
Il fiore all’occhiello della prossima stagione sarà l’apertura del nuovo Club Med Tridenti, il più lussuoso d’Europa: un punto di svolta per i flussi turistici prossimi venturi, che godranno al contempo dei benefici legati al ruolo di capitale europea della cultura assunto da Palermo.
«Cefalù – chiarisce il sindaco – ne sarà coinvolta in relazione alla comune appartenenza al sito seriale Unesco dedicato alla Palermo arabo-normanna e alle Cattedrali di Cefalù e Monreale».
Un appuntamento al quale la cittadina madonita di certo non si presenterà impreparata, anzi: i siti comunali saranno contrassegnati da una maggiore fruibilità e i luoghi destinati alle visite saranno incrementati.
Il Comune, inoltre, ha già avviato un tavolo tecnico con la Curia vescovile e la Fondazione Mandralisca per individuare soluzioni finalizzate al miglioramento dell’offerta qualitativa.
Non è tutto: all’orizzonte vi è anche l’aggiornamento di alcuni regolamenti comunali da parte del Consiglio, per consentire di allargare la piattaforma occupazionale collegata alla fruizione dei beni culturali cittadini.