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Giuseppe Priolo: lo chef siciliano che ha portato il cannolo a San Pietroburgo

Giuseppe Priolo, palermitano, chef executive di Eataly a Mosca, undici anni fa ha lasciato la Sicilia per andare a San Pietroburgo lavorando per la La compagnia di ristorazione Ginza Project. La cucina del ristorante era italiana. A poco a poco lo chef , ha voluto inserire i piatti siciliani più classici: pasta con le sarde, caponata, pasta alla norma, pesce spada alla messinese. E poi i dolci come cannolo, sfincia, dolcetti di mandorle e di pistacchio. All’inizio non è stato subito amore. Ha poi successivamente proposto: la norma, la caponata, piatti con carciofi. Dieci anni fa nessuno lì conosceva i carciofi, i cardi e il finocchietto selvatico. A poco a poco i piatti della nostra tradizione si sono imposti.

Tra i dolci, il cannolo è il più apprezzato: “La ricotta – spiega – la produciamo noi con ottimo latte russo. Realizziamo mozzarelle burrate e a breve anche i formaggi. Abbiamo già in produzione il Piacentino ennese. Anche i prodotti agricoli sono coltivati in Russia. Una buona parte in Azerbaijan, Uzbekistan, Georgia. Gli agrumi e il pomodoro arrivano dal nord Africa. Prepariamo tutta la pasta fresca, il pane e prodotti da forno. Dall’Italia arrivano farine, olio, pelati, pasta. Mentre dalla Sicilia importiamo capperi, olive verdi, olio, bucce di cannoli. In questi anni abbiamo ottenuto diversi riconoscimenti. Ho cucinato per il patriarca russo, per il primo ministro cinese, per Putin”.
Dopo nove anni a San Pietroburgo, Priolo si è trasferito a Mosca, dove Eataly dirige 14 ristoranti e 145 cuochi. Eataly Mosca è stato inaugurato il 25 maggio, al quarto piano del centro commerciale Kievsky: con i suoi 7.000 metri quadrati e circa 900 posti a sedere, è il secondo Eataly più grande al mondo.