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Il 2018 di Palermo

Da pochi giorni è iniziato il 2018, e con lo scoccare della mezzanotte oltre all’inizio del nuovo anno, Palermo brinda all’inizio del suo anno come Capitale della cultura. Le iniziative che porranno Palermo al centro delle attenzioni di tutta Italia saranno molte, si è iniziato illuminando con i colori della bandiera italiana i monumenti più rappresentativi della città.

Palermo quindi col 2018 si prepara ad esibire e mostrare a tutti quanti quella che è la sua ricchezza artistica e monumentale, dalla cultura, dai monumenti e dalla capacità creativa si partirà per mostrare la vera bellezza della città.

La programmazione delle attività ad oggi definita si estende da Monreale a Castelbuono attraversando Palermo e i comuni della costa tra i quali Bagheria e Cefalù. L’itinerario Arabo-Normanno è centrale nei programmi, la bellezza della Cattedrale, il Palazzo Reale, i Quattro Canti ed il Palazzo della Zisa sono soltanto alcune delle bellezze in vetrina. Coinvolti nell’iniziativa ci sono gli splendidi paesi di Cefalù e Monreale, che non hanno bisogno di presentazioni, ed anche Castelbuono che con il suo ricco museo civico e con la splendida natura che circonda il paese sarà una meravigliosa cartolina per tutti quanti.

Palermo ed i territori circostanti saranno una meravigliosa vetrina per la manifestazione, la multiculturalità fa parte del DNA della città, le tante dominazioni ed i popoli che durante i secoli hanno abitato Palermo, hanno lasciato tracce in ogni angolo, basta passeggiare per il centro storico per accorgersi di ciò. Ogni palazzo ed ogni angolo della città trasudano multiculturalità.

In attesa del passaggio in città, in data ancora da definire, del presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, che segnerà l’inizio ufficiale dell’incarico, una serie di grandi appuntamenti sono già stati piazzati nell’agenda dei mesi a venire.

Si inizierà il 25 gennaio con l’apertura della grande mostra sulla Shoa, “Ricordi futuri 3.0” a cura di Ermanno Tedeschi, a Palazzo Sant’Elia.

Restando nell’ambito dell’arte espositiva è molto atteso il passaggio del giapponese Shozo Shimamoto e la monografica, ad ottobre, su Antonello da Messina; la Gam allestirà una personale su Antonio Leto, pittore simbolo dell’Ottocento siciliano, mentre il Museo Salinas, che a febbraio amplierà i suoi spazi espositivi, e Palazzo Branciforte collaboreranno nella realizzazione de “La via di Merz” durante la biennale di arte contemporanea Manifesta12.

Quest’ultima aprirà i battenti a giugno e, fino ai primi di novembre, presenterà non solo a Palermo il risultato del lavoro svolto nei mesi scorsi, dal centro alle periferie, insieme ad una serie di progetti collaterali ancora in cantiere.

In dialogo costante con la Biennale ci saranno i principali festival del settore audio-visivo, Sicilia Queer Filmfest, che giungerà con le sue proposte fino a Catania e Messina, e il SoleLuna doc Film Festival.

Partirà, presso i cantieri Culturali della Zisa, il progetto “Migr’arti” sul tema del diritto alla mobilità internazionale, mentre è confermata l’opera lirica, promossa dal Teatro Massimo, a Danisinni.

A maggio ci sarà il tradizionale appuntamento con la Settimana delle culture“, quest’anno con un centinaio di progetti che punteranno essenzialmente sulla qualità; fra le anticipazioni, spazio all’arte contemporanea ma anche mostre di dipinti fino ad ora custodite nei depositi.

Villa Zito sarà sede di “Palermo arabo-normanna e le cattedrali di Cefalù e Monreale“, viaggio per immagini dal Grand Tour in seguito al riconoscimento come patrimonio Unesco.

Le Vie dei Tesori, dopo il grande successo della scorsa edizione, si estenderà a nove weekend coinvolgendo tutta la Sicilia (tranne Catania); mentre è stato riconfermato il progetto Piano City in programma ad ottobre.

Un contributo particolare non poteva mancare da “Una Marina di libri” che, quest’anno, oltre al programma canonico rafforzato dall’intesa col Salone del libro di Torino e col Book Pride di Milano, proporrà letture all’alba all’Orto botanico, luogo particolarmente caro al team di Manifesta, e una celebrazione ad hoc riservata all’uomo simbolo dell’antimafia, Antonino Caponnetto.

Il 2018, infine, vedrà aperture extra-ordinarie di luoghi in città e non solo: dal ritrovato teatro Dante al Cityplex Tiffany, arrivando a piazza Rivoluzione dove, a fine gennaio, s’inaugurerà “Area”, appartamento culturale al primo piano del palazzo che si affaccia di fronte al Genio di Palermo, messo a disposizione dall’artista Giovanni Lo Verso.

Attenzione particolare, infine, spetta all’apertura della sede della Fondazione Jobs, a palazzo Castrone di Santa Ninfa (tra febbraio e marzo) che esporrà prototipi della Apple con pezzi da collezione da milioni di euro, e che rimarrà disponibile come sede espositiva.

Una città che ha fatto delle “differenze” la propria forza e il proprio collante. Il 2018 sarà quindi un anno cruciale per Palermo, una grande occasione che sicuramente non si farà scappare per mostrare una bellezza quasi sottovalutata ed ignorata da molti.

Fonte: www.buonenotiziedallasicilia.tv