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Lug

Limone Interdonato Messina Jonica IGP

Limone Interdonato Messina Jonica IGP è un vero e proprio toccasana per la prevenzione delle coliche e dei calcoli renali. Ma gli effetti benefici del limone sono riscontrati anche in caso di infezioni della gola, cattiva digestione, stipsi, problemi ai denti, febbre, cura dei capelli, cura della pelle, diabete, emorragie interne, reumatismi, ustioni, sovrappeso, disturbi respiratori, colera e ipertensione. Il limone aiuta inoltre a rafforzare il sistema immunitario, purifica l’apparato digerente ed è utile nelle cure degli attacchi di cuore. Il limone è ricco di vitamina C, vitamina B, fosforo, proteine ed anche carboidrati. Contiene anche flavonoidi, sostanze con proprietà antiossidanti e anti-cancro.
La zona di produzione e condizionamento dell’IGP «Limone Interdonato Messina Ionica»
comprende interamente i seguenti territori comunali della Provincia jonica Messinese:
Messina, Scaletta Zanclea, Itala, Alì, Alì’ Terme, Nizza di Sicilia, Roccalumera, Fiumedinisi, Pagliara, Mandanici, Furci Siculo, S.Teresa di Riva, Letojanni, S. Alessio Siculo, Forza D’Agrò, Taormina e Casalvecchio Siculo; Giardini Naxos e Savoca.
L’Indicazione Geografica Protetta «Limone Interdonato Messina Jonica» e’ riservata alla cultivar«Interdonato», ibrido naturale tra un clone di cedro e un clone di limone, presenta le seguenti caratteristiche:
frutto : (esperidio) di pezzatura medio-elevata compresa tra 80 e 350 gr.;
forma : tipicamente ellittica con umbone pronunciato e cicatrice stilare poco depressa;
epicarpo: sottile, poco rugoso con ghiandole oleifere distese;
colore: ad inizio della maturazione commerciale verde opaco con viraggio sul giallo e alla maturazione fisiologica colore giallo ad eccezione delle estremità che mantengono una colorazione verde opaco.
polpa: di colore giallo, tessitura media e deliquescente con semi rari o assenti.
succo: di colore giallo citrino, con resa non inferiore al 25 % e acidità totale inferiore al 5 %
Ogni fase del processo produttivo viene monitorata documentando per ognuna gli input e gli output.
In questo modo e attraverso l’iscrizione in appositi elenchi, gestiti dall’organismo di controllo, delle particelle catastali sulle quali avviene la coltivazione, dei produttori e dei confezionatori, nonché attraverso la denuncia tempestiva, alla struttura di controllo, delle quantità prodotte, è garantita la tracciabilità del prodotto. Tutte le persone, fisiche e giuridiche iscritte nei relativi elenchi saranno assoggettate al controllo da parte della struttura di controllo.

Curiosità storiche:
La storia del limone Interdonato incominciò quando, per il colonnello garibaldino Giovanni Interdonato, tutto sembrava finito. Dopo aver sofferto la persecuzione politica per le sue idee liberali, aver combattuto nei moti siciliani con i patrioti di Garibaldi e aver governato nel nome dei Savoia su buona parte del messinese, Interdonato si ritirò a vita privata nella sua villa di Fiumedinisi, per terminare i suoi giorni come tanti nobili del tempo. La sua attività divenne quella, un poco noiosa, di un qualsiasi possidente terriero, con una passione fortissima per l’agrumicoltura. Ma il colonnello Interdonato certamente non immaginava che più delle sue gesta rivoluzionarie, la sua memoria sarebbe stata tramandata da un limone, o meglio, dal frutto di un incrocio tra un cedro e l’ariddaru, un limone locale. Dopo aver sezionato una gemma di ognuno dei due agrumi, le unì longitudinalmente e le innestò su portinnesti di arancio amaro: il risultato fu un limone di dimensioni medio-grandi, molto simile al cedro, di sapore delicato e poco acidulo, con una buccia a grana finissima, insolita nei limoni siciliani. Per questo è chiamato “frutto fino”. Anche la scorza è buona, dolce, per niente amara. Ben presto tutta la costiera ionica messinese, e in particolare le valli della fiumara del Nisi, si ricoprirono di limoneti coltivati sui terrazzamenti in pietra a secco, visibili tuttora da chi percorre la strada costiera da Messina a Catania. L’Interdonato è una varietà precoce, già pronto dalla fine di settembre. Per un mese circa è l’unico limone sul mercato, ma questo periodo di “primizia” è l’unico durante il quale i coltivatori riescono a spuntare un buon prezzo.