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18

Nov

Stelle Michelin, a Taormina e Catania nuova stella: St. George e Sapio

Uliassi di Senigallia tre stelle. Cracco deluso, resta a quota due stelle

Parma - Sono state assegnate le stelle Michelin 2019, all’Auditorium Paganini di Parma, in occasione della 64esima edizione della Guida Michelin dei migliori ristoranti italiani. In Sicilia nascono due nuove stelle: il St. George di Taormina e il Sapio di Catania. Nessun siciliano perde le stelle precedentemente assegnate. 

29 i ristoranti italiani che prendono la loro prima stella Michelin. Nessuna novità fra i due stelle. Uliassi di Senigallia è il nuovo tre stelleMichelin. A Taormina prende la prima stella Michelin il St. George, il ristorante dell'Ashbee Hotel, una struttura cinque stelle lusso della famiglia Giotti che in questi ultimi anni hanno anche rilevato il Des Etrangers a Siracusa e l'Excelsior a Palermo (che erano di proprietà della società Acqua Marcia di Caltagirone). Lo chef è Giovanni Solofra, executive chef di origini campane che ha chiuso pochi giorni fa la seconda stagione e pupillo di Heinz Beck (collaborano assieme da una dozzina di anni). Beck infatti firma la supervisione del ristorante. Quindi in questa Stella c'è lo zampino del tristellato.

A Catania prende la stella "Sapio" di Alessandro Ingiulla

In Italia ci sono 367 ristoranti stellati: 10 con tre stelle, 39 con due stelle, 318 hanno una stella.

Conferme per i ragusani: due stelle a testa per la Locanda Don Serafino e Ciccio Sultano, una stella a testa per Claudio Ruta de La Fenice a Ragusa e Accursio Craparo a Modica. La provincia di Ragusa ha un totale di sei stelle. 

Il nuovo tre stelle italiano

Il nuovo chef tre stelle è Mauro Uliassi, del ristorante Uliassi di Senigallia (Ancona).

 

Perdono la stella 12 ristoranti: Ilario Vinciguerra (Gallarate, Varese), Stazione di Posta (Roma), Antonello Colonna (Roma), Antica Osteria del Cameli (Ambivere, Bergamo), La Conghiglia (Arma di Taggia, Imola), San Giorgio (Cervo, Imola), Emilio (Fermo), La Clusaz (Gignod, Aosta), Castel Fragsburg (Freiberg, Merano), Armani (Milano), Magnolia (Roma) e il Dopolavoro (Venezia) di Giancarlo Perbellini.

I 29 nuovi stellati italiani

1. A Porto Cervo, Confusion Lounge, Italo Bassi
2. A Catania, Sapio di Alessandro Ingiulla
3. A Taormina, Saint George by Heinz Beck chef Giovanni Solofra
4. A Santa Cristina d'Aspromonte, Quafiz di Antonino 'Nino' Rossi
5. A Savelletri, Due Camini, chef Domingo Sghingaro
6. A Lecce, Bros, Floriano Pellegrino e Isabella Potì
7. Bacoli, Caracol, chef Angelo Carannante
8. Matera, Vitantonio Lombardo col locale che porta il suo nome
9. A Caggiano, Locanda Severino, Giuseppe Misuriello
10. A Vitorchiano, Casa Iozzia, chef Lorenzo Iozzia
11. A Viterbo, Danilo Ciavattini del locale omonimo
12. A Roma, il Moma con Andrea Pasqualucci
13. A Cerbaia, La Tenda Rossa con Maria Probst e Cristian Santandrea
14. A Lucignano, Al 43, chef Maurizio Bardotti
15. A Lucca, Il Giglio, Stefano Terigi, Benedetto Rullo, Lorenzo Stefanini
16. Rimini, Abocar Due Cucine, Mariano Guardianelli
17. Trieste, Harry's Piccolo, Alessandro Buffa
18. Madonna di Campiglio, Stube Hermitage, chef Giovanni D'Alitta
19. Bolzano, In viaggio chef Claudio Melis
20. A Collepietra (Bz), Astra, chef Gregor Eschgfaeller
21. San Bonifacio, Degusto Cuisine chef Matteo Grandi
22. Verona, 12 Apostoli, Mauro Buffo
23. A Cernobbio, Materia, Davide Caranchini
24. A Pudiano (Bs), Sedicesimo Secolo, Simone Breda
25. A Torino, Spazio 7, Alessandro Mecca
26. A Torino, Carignano, Marco Miglioli
27. a Cioccaro, Locanda del Sant'Uffizio by Enrico Bartolini, Gabriele Boffa
28. a Novara, Cannavacciuolo Bistrot, chef Vincenzo Manicone
29. a Torino, Cannavacciuolo Bistrot, chef Nicola Somma

 

I dieci ristoranti con tre stelle Michelin nella nuova guida: Massimiliano Alajmo, Le Calandre a Rubano (Padova); Massimo Bottura, Osteria Francescana a Modena; Chicco Cerea a Brusaporto (Bergamo); Enrico Crippa, piazza Duomo a Alba (Cuneo); Annie Feolde e Riccardo Monco, Enoteca Pinchiorri a Firenze; Norbert Niederkofler, St.Hubertus a San Cassiano (Bolzano); Niko Romito, Reale a Castel di Sangro (L’Aquila); Nadia e Giovanni Santini, Dal Pescatore, a Canneto sull’Oglio (Mantova), Heinz Beck, La Pergola, a Roma.

Delusione per Carlo Cracco: non ha recuperato la seconda stella

Carlo Cracco non ha recuperato la seconda stella, dopo essersi trasferito in Galleria a Milano.

Il famoso chef si è rilanciato con l’apertura di un nuovo ristorante nel Salotto di Milano. E negli ultimi mesi è stato al centro delle polemiche: dall’improvviso addio a Masterchef Italia all’ormai ribattezzato caso Pizza, passando per i prezzi esorbitanti del suo nuovo locale. C’era grande interesse sulla decisioni degli ispettori sul cuoco e ristorate di Creazzo. Ma l'attesa è andata delusa. Cracco resta a quota una stella. 

Cannavacciuolo asso pigliatutto

Antonino Cannavacciuolo (due stelle Michelin nel suo ristorante a Villa Crespi, Novara) si conferma l'asso pigliatutto, portando a casa una stellaper ciascuno dei suoi bistrot, a Torino e a Novara.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Fonte: ragusanews.com