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Apr

25 Posti assolutamente da non perdere della Sicilia Occidentale, ogni giorno una meta nuova tutta da scoprire

San Vito Lo Capo

Un itinerario completo in 25 tappe per visitare la Sicilia Occidentale senza perdere nulla. Un viaggio alla scoperta delle province di Palermo, Trapani e Agrigento.

Oggi la quindicesima tappa, SAN VITO LO CAPO

Sulla costa nord occidentale della Sicilia, distesa e racchiusa nella baia compresa tra le riserve naturali dello Zingaro ad Ovest e di Monte Cofano ad Est, sorge San Vito Lo Capo "Città del Cous Cous", piatto della pace e simbolo di integrazione tra popoli e culture differenti.  Distante da Trapani circa 39 chilometri (100 dalla città di Palermo, il capoluogo di provincia), a 6 metri sul livello del mare, San Vito Lo Capo comprende le frazioni di Macari Castelluzzo. Borgo di tradizione marinara, si è sviluppata intorno alla antica fortezza saracena, successivamente trasformata in santuario dedicato a San Vito, oggi l'attività principale è il turismo. Il suo clima, la spiaggia, il mare, le viuzze ornate di fiori, il pesce fresco, i profumi intensi e i suoi panorami offrono al turista l'occasione per una vacanza indimenticabile. Di particolare interesse sono: il Torrazzo, il Santuario ed il tempietto di Santa Crescenza, tutti in stile arabo-normanno.

Tra San Vito Lo Capo e Castellammare del Golfo i declivi collinari che degradano fino al mare, in una miriade di piccole baie, annunciano l'inizio della Riserva Naturale Orientata dello Zingaro. Lo Zingaro ha una superficie di 1650 ettari, una fascia litoranea di circa 7 Km, formata da una costa rocciosa di calcari del Mesozoico, intercalata da numerose calette e caratterizzata da strapiombanti falesie che da un'altezza massima di 913 mt. (Monte Speziale) portano rapidamente al mare. Le calette tutte ciottolose viste dal mare hanno l'aspetto di nicchie più chiare incavate sul fianco delle muraglie dolomitiche che entrando da Sud versante Scopello e andando verso Nord prendono il nome di Cala della Capreria, Cala del Varo (raggiungibile via mare), Cala della Disa o Zingaro, Cala Beretta, Cala Marinella, Cala Torre dell'Uzzo il cui substrato calcareo esalta la trasparenza dell'acqua proprio come un ambiente tropicale. E infine Tonnarella dell'Uzzo. Il paesaggio subacqueo è un continuo susseguirsi di colori e forme.

Il Museo del Mare di San Vito Lo Capo di recente realizzazione, raccoglie una serie di importanti reperti provenienti da una campagna di scavo effettuta sul relitto del Faro, e che ha portato alla luce reperti risalenti all'età Punica, Greca e Romana la cui cronologia varia (dal III a.C. al VI sec. d.C.) e dalla dominazione araba in Sicilia (IX sec. d.C.). Dal 1999 sono stati programmati dei corsi internazionali di archeologia subacquea, con la finalità di formare dei giovani per consentire un ulteriore arrichimento del Museo e la realizzazione di itinerari archeologici subacquei.