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Apr

25 Posti assolutamente da non perdere della Sicilia Occidentale, ogni giorno una meta nuova tutta da scoprire

Agrigento

Un itinerario completo in 25 tappe per visitare la Sicilia Occidentale senza perdere nulla. Un viaggio alla scoperta delle province di Palermo, Trapani e Agrigento.

Oggi la diciottesima tappa, AGRIGENTO

Agrigento si estende su una superficie di 245 Kmq a 230 metri dal livello del mare, il colle di Girgenti ad occidente e la Rupe Atenea a est. La città ha una doppia anima, quella antica rappresentata dall’acropoli o città classica, e quella nuova. Agrigento è la principale stazione di soggiorno turistico della sua provincia, poiché la Valle dei Templi rimane uno dei maggiori richiami turistico-culturali della Sicilia.

Fondata nel 581 a.C. dai coloni Rodii e Cretesi della vicina Gela, col nome di Akragas, dall'omonimo fiume che bagna il territorio, divenne in breve tempo una delle più importanti città della Magna Grecia, in Sicilia seconda solo a Siracusa. E' una città agricola, nota soprattutto per la Zona Archeologica della Valle dei Templi,  che comprende il Tempio di Demetra, il Tempio di Giunone, il Tempio della Concordia, il Tempio di Ercole, il Tempio di Terone, il Tempio di Zeus, il Tempio di Castore e Polluce, il Tempio di Vulcano. Il Quartiere ellenistico-romano, la chiesa di San Nicola, che racchiude il sarcofago di Fedra e di Ippolito e “Il signore della Nave”, un enorme crocifisso, e il Museo archeologico regionale. I Magnifici templi di Agrigento erano dedicati a divinità ed eroi, tra tutti il Tempio della Concordia (440-430 a.C.) è il meglio conservato. Per molto tempo fu adattato al culto cristiano e venne riportato alle sue forme originali solo a metà del settecento.

Bene storico, naturalistico e paesaggistico di grandissimo rilievo è il Giardino della Kolymbetra, piccola valle situata nel cuore della Valle dei Templi di Agrigento. Si estende per cinque ettari, tra il Tempio di Castore e Polluce e quello di Vulcano, in piena zona archeologica. Un giardino ricco d’acqua tale da alimentare un’antica piscina dalla quale prende il nome: Giardino della Kolymbetra (dal greco, che significa piscina). Risale al 500 a.C. e fu progettato secondo la volontà del tiranno akragantino Terone, che affidando all’architetto Feace la costruzione di una fitta rete di acquedotti, che tuttora passano al di sotto della odierna Agrigento, riuscì a portare l’acqua in una zona parecchio sterile, trasformandola in un fertile vivaio di piante mediterranee. E' stato affidato al FAI (Fondo Ambiente Italiano) in concessione gratuita, dalla Regione Siciliana
Il Museo archeologico fu inaugurato nel giugno del 1967 ed è oggi uno dei siti più visitati dai turisti che invadono la Valle dei Templi in tutti i mesi dell'anno. Esso conserva quasi interamente reperti frutto di scavi eseguiti dal dopoguerra ad oggi.

Per quanto riguarda la città nuova, non bisogna perdere La Porta di Ponte, dalla quale vi si accede, e la via Atenea, gli splendidi palazzi e le chiese di San Pietro, di San Lorenzo e la Cattedrale,  intitolata a San Gerlando, patrono della Città dei Templi, che sono frutto di stili di costruzione a volte totalmente diversi tra loro che contengono all’interno dei veri e propri tesori di arte sacra. Caratteristiche e pregevoli le chiese dell’Addolorata e di San Francesco di Paola, ubicate nel popolare quartiere Rabato, di San Giuseppe, San Domenico, dell’Itria o Sant’Alfonso, dell’Immacolata e di S.Maria dei Greci costruita sui resti di un tempio greco.

Parco letterario Luigi Pirandello, drammaturgo agrigentino famoso in tutto il mondo. Casa natale Luigi Pirandello, Contrada Caos-SS115 Villaseta, Agrigento. 

Il Parco dei monti Sicani, quinta area naturale protetta dell’isola, a cavallo tra le province di Agrigento e Palermo, raggruppa quattro preziose riserve ricadenti nella valle del Sosio, Palazzo Adriano, Monte Carcaci, Monte Genuardo e Monte Cammarata. Le sedi del parco sono state individuate nei comuni di Bivona e Palazzo Adriano. Dodici i Comuni coinvolti. I Monti Sicani, rilievi calcarei con quote che superano generalmente i 1.000 m s.l.m., sino ai 1.578 m di Monte Cammarata ed ai 1436 di Monte delle Rose, presentano una notevole complessità di ambienti e microclimi, da cui scaturisce una grande ricchezza floristica e di situazioni forestali. Dal punto di vista botanico è stata infatti rilevata la presenza di oltre 700 specie vegetali di cui una quarantina endemiche.
 
Produzione tipiche: Capra girgentana, area di produzione alcuni comuni della provincia di Agrigento. Tipica di Girgenti, l’antica Agrigento, da cui prende il nome, è di taglia media, con pelo lungo e folto di colore bianco, picchiettato di bruno sulla testa e, in alcuni casi, sul collo. Localmente è nota come ‘nturcina, cioè attorcigliata, per le corna dalla forma a spirale (o a cavaturacciolo). Si distingue, inoltre, per la frangetta che le ricopre la fronte. Originaria dall’Asia e introdotta in Italia intorno al 700 a.C. da alcuni coloni greci, produce un latte di prima qualità. Con il latte di girgentana il Presidio ha avviato la produzione di formaggio di girgentana a latte crudo di qualità. La Vastedda del Belìce. Area di produzione Valle del Belìce (provincia di Trapani, Agrigento e Palermo). È l'unico formaggio di pecora a pasta filata italiano e si consuma freschissimo: dopo un’ora è già pronto e non si conserva per più di tre giorni. Il latte proviene da una razza autoctona: la pecora del Belice, un animale di taglia media, con testa fine, allungata e leggera, arti robusti e vello bianco. Il sapore è quello caratteristico del latte fresco di pecora: fresco gradevole e lievemente acidulo.
 
Festa di San Gerlando, patrono della città, il 25 febbraio; Festa di San Calogero la prima e seconda domenica di luglio