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Lug

Arancia Rossa di Sicilia IGP

La zona di produzione dell’ “Arancia rossa di Sicilia” comprende quella parte di territorio della Sicilia orientale situato in prossimità del vulcano Etna, che abbraccia i seguenti comuni della Provincia di Catania: Adrano, Belpasso, Biancavilla, Caltagirone, Castel di Judica, Catania, Grammichele, Licodia Eubea, Militello in Val di Catania, Mineo, Misterbianco, Motta Sant’Anastasia, Palagonia, Paternò, Ramacca, Santa Maria di Licodia, Scordia e Randazzo limitatamente all’area detta “isola di Spanò”. Il territorio include anche i comuni della Provincia di Siracusa: Lentini, Francofonte, Carlentini, Melilli, Augusta.
Le arance coltivate in altre zone della Sicilia, ma in territori diversi da quelli su elencati ovvero in altre regioni d’Italia, come ad esempio le arance calabresi, hanno caratteristiche organolettiche e salutistiche certamente non paragonabili a quelle dell’ Arancia Rossa di Sicilia.

Le arance rosse contengono le antocianine, che conferiscono alle arance il caratteristico colore rosso più o meno intenso a seconda della varietà, del grado di maturazione del frutto e delle condizioni pedoclimatiche. Appartengono a questa categoria esclusivamente le arance di qualità “Tarocco”, “Moro” e “Sanguinello”. Il superiore valore biologico delle arance rosse, rispetto alla arance bionde, è da ascrivere all’elevato contenuto di vitamina C, fino a 90 mg/100 ml di succo nel Tarocco.

Tarocco
Arancia pigmentata (antociani), probabile mutazione del Sanguinello. Le sue origini risalgono all’inizio del secolo in territorio di Francofonte (Siracusa). E’ la varietà più diffusa in Italia. I numerosi cloni disponibili e le differenti condizioni pedoclimatiche dei diversi ambienti di coltivazione rendono possibile un calendario di maturazione del Tarocco molto ampio che va’ da inizio dicembre ad aprile. I frutti di pezzatura elevata hanno buccia fine di colore giallo-arancio con aree rosse. La polpa è di colore giallo-arancio con screziature rosate più o meno intense.
Moro
Questo tipo d’arancia ha la polpa priva di semi ed è di colore rosso scuro. Nasce nel territorio di Lentini (SR), matura precocemente già ad inizio dicembre e si mantiene bene sulla pianta sino a febbraio. I frutti distribuiti all’esterno della chioma e spesso a grappolo, sono di pezzatura media. La buccia è di medio spessore e colore arancio con sfumature rosso-vinose.
Sanguinello
I frutti sono di pezzatura media con buccia di medio spessore, colore arancio intenso con sfumature rosso-vinose. La polpa è ricca di succo, di colore rosso intenso con screziature sanguigne. L’epoca di maturazione è medio tardiva (febbraio – marzo) e i frutti, raggiunta la maturazione, hanno breve persistenza sulla pianta.
Anche le arance rosse si prestano bene a molte ricette, oltre che primi e secondi piatti, si usano per la preparazione di gelatine, creme dolciarie, marmellata, nella preparazione delle glasse, nelle conserve e liquori come il Gran Marnier. La buccia viene utilizzata, inoltre, nei gelati, nei sorbetti e come frutta candita. Oltre che in cucina l’arancia viene utilizzata in svariati settori, quello cosmetico, ad esempio, utilizza la scorza per le proprietà antirughe e avvizzimento della pelle, oltre che per il profumo; il settore farmacologico ne sfrutta le capacità digestive, acidanti e anti-ossidanti.
Cenni storici:
Gli agrumi in Sicilia sono presenti da quasi 2000 anni, tanto che lo stesso Virgilio nelle Georgiche ne descrisse i caratteri, mentre la massiccia introduzione si realizzò nel X secolo e nel XII secolo d.C. ad opera degli arabi con particolare riferimento all’arancio e al limone. Merito di Cristoforo Colombo e degli spagnoli fu quello di diffondere le diverse specie di agrumi nelle Americhe tra la fine del 1400 e gli inizi del 1500. In Sicilia la coltivazione vera e propria degli agrumi inizia dopo il 1800 con una superficie di ben 7500 ettari. Sono diffusi in massima parte nella provincia di Catania. La Sicilia infatti è l’unica regione al mondo in cui vengono prodotte arance rosse di elevato standard di qualità. Infatti i tentativi messi in atto da Spagna, Marocco e California di impiantare queste coltivazioni, non hanno dato un risultato di grande rilievo.