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Mar

Carmen Consoli, c’è solo una Cantantessa ed è Siciliana

Carmen Consoli è l’unica vera Cantantessa della musica italianaSiciliana, anzi sicilianissima, è originaria di Catania. Inizia a suonare la chitarra da bambina e già a 14 anni si esibisce con una cover band di rock-blues.

La sua carriera è costellata di primati. È stata la prima artista italiana a calcare il palco dello Stadio Olimpico di Roma, l’unica italiana a partecipare alle celebrazioni in Etiopia nell’anniversario della scomparsa di Bob Marley e si è esibita come headliner a Central Park

Ancora, ha segnato 3 sold out di fila a New York, ha fondato una sua etichetta, si è ispirata a Verga e alla Mitologia. È stata la prima donna nella lunga storia del Club Tenco a vincere la Targa Tenco come Miglior Album dell’anno (con “Elettra”), è stata nominata Goodwill Ambassador dell’Unicef e Ambasciatrice del Telefono Rosa e ha vinto il premio Amnesty Italia per “Mio zio”. 

“Ha una voce bellissima e canzoni appassionate che non hanno bisogno di traduzioni“, ha scritto il New Yorker. Unicità canora, compositiva e interpretativa incontrano un suono in continua evoluzione. Il tutto viene valorizzato da un carisma siciliano, una verve grintosa e passionale. Non ci sono etichette per Carmen Consoli, ma solo un appellativo: Cantantessa.

Nasce a Catania e si avvicina alla musica da bambina. A 9 anni inizia a suonare la chitarra elettrica e, a 14 anni, è già sul palco con una cover band di rock-blues, i Moon Dog’s Party. A Roma entra nel giro blues e, tornata a Catania, realizza il suo primo disco, “Due parole”. È un’affascinante raccolta di quadretti pop rock in chiave acustica, tra cui “Amore di plastica“, proposto a Sanremo. 

Carmen cattura l’attenzione di critica e pubblico. Nel 1997 torna a Sanremo con “Confusa e felice“, brano che lancia l’omonimo album. Il disco contiene “Per niente stanca”: successo immediato con 120mila copie vendute e tour sold out.

Nel 1998 esce “Mediamente isterica“, il terzo album. Un concentrato di energia, con testi graffianti e suono potente. Nel 2000 torna protagonista con “Stato di necessità”. L’estate è dominata dalla bossanova “Parole di burro“. Il tour estivo è fortunatissimo, quindi Carmen riparte in autunno in teatro, con una versione nuova ed acustica dei suoi brani.

L’ultimo bacio” diventa tema portante del film di Gabriele Muccino (in cui Carmen Consoli ha un piccolo cammeo) e riporta l’album nei primo posti della classifica. Supera le 200mila copie vendute e porta a casa diversi premi.

Nel 2001 “Stato di necessità” esce in Francia, con la versione francese di due canzoni e una cover di Serge Gainbourg. In estate è protagonista al Teatro Antico di Taormina e dall’evento viene tratto il disco “L’anfiteatro e la bambina impertinente”.

I tempi sono maturi per pubblicare la prima biografia della Cantantessa: “Quello che sento – Il mondo, i pensieri, la musica di Carmen Consoli”. Nel 2002 esce “L’eccezione”, mentre il 2003 è l’anno del primato allo Stadio Olimpico di Roma. Nello stesso anno diventa produttrice ed esordisce con l’etichetta “Due Parole”, gestita da lei, il cui primo album è “La Camera Migliore”.

Nel 2004 è la prima artista italiana a partecipare al South By South West Festival ad Austin, Texas. È anche una dei protagonisti di We Are The Future, evento umanitario prodotto da Quincy Jones a Roma.

Nel 2005 è l’unica italiana a partecipare alle celebrazioni dell’anniversario per la morte di Bob Marley, in Etiopia. Ad aprile torna in America per una serie di date. Nel 2006 esce “Eva contro Eva“: ogni canzone è una piccola novella che riporta a Verga e al neorealismo di una provincia del Sud.

Nella stagione invernale 2006-2007 porta in scena uno spettacolo di grande impatto emotivo, che approda anche a Parigi: “In teatro”, con la collaborazione di Emma Dante. Nel 2007 è headliner a Central Park. Si esibisce in diversi teatri oltreoceano nel 2008. Nello stesso anno firma la sua prima colonna sono originale, per il film “L’uomo che ama”. A dieci anni dall’uscita viene ripubblicato “Mediamente isterica”, il disco più rock di Carmen Consoli.

Nel 2009 esce “Elettra”. Nel 2010 parte per una tournée sold out in Usa e Canada, mentre in Italia la impegnano due tour distinti e contemporanei. Nel 2015 esce il disco di inediti “L’abitudine di tornare”. Nel 2018 vede la luce “Eco di Sirene”: il tour acustco portato nei teatro d’Europa in trio femminile diventa disco. Il 25 agosto del 2020 ha festeggiato “Venticinque anni Mediamente Isterici” che hanno fatto la rivoluzione, con un concerto-evento all’Arena di Verona.

Il soprannome di Carmen Consoli è registrato tra i “Neologismi quotidiani. Un dizionario a cavallo del millennio 1998-2003” di Giovanni Adamo e Valeria Della Valle e si riferisce in realtà esclusivamente alla cantautrice siciliana. Le ragioni di quel nomignolo si leggono sul sito ufficiale, che riporta:

Tutto successe nel periodo d’incisione, nello studio con l’ingegnere del suono sud africano Allan Goldberg. Carmen con un suo amico cercava di far capire l’uso del suffisso ‘essa’ per il femminile. Così fecero un esempio per farglielo capire meglio, prendendo come cavia un cane di nome Mela e gli dissero che in italiano il Cane femmina si chiamava Canessa. Così Allan Goldberg sentendo che Cantante per Carmen suonava male, utilizzò l’appellativo Cantantessa.

Anche su Wikiquote si riporta il passo di un’intervista in cui la cantautrice riferisce la notizia:

«Fu un errore di un ingegnere del suono sudafricano che voleva dire di stare zitti perché la cantante doveva cantare, ma sembrandogli di rivolgersi a un uomo disse “la cantantessa”. Mi piace perché non è un termine serio e non vale come dire “la cantante”, quella che sa cantare. Io invece voglio passare come una che canta, una cantantessa appunto, che sta un gradino più sotto».

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Fonte: siciliafan.it