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13

Set

Da quest’anno in Sicilia il vino si studierà anche a scuola

Sarà inserito nel piano formativo di alcuni istituti alberghieri e turistici.

Il vino diventa una materia di studio dell’istituto alberghiero. Grazie all’associazione nazionale “Le Donne del Vino”, nell’anno scolastico alle porte verranno inseriti il mondo e la tradizione della viticoltura italiana nel piano formativo di alcuni istituti alberghieri e turistici. Il progetto partirà anzitutto in tre regioni: Sicilia, Piemonte ed Emilia Romagna. L’Italia vanta un retaggio molto ricco in tal senso e la Trinacria è diventata, soprattutto negli ultimi anni, una terra tra le più apprezzate per la produzione e la sperimentazione enologica. Merito di condizioni climatiche e di territori particolari, che sanno dare vita a vitigni molto ricercati.

L’ingresso del vino tra le materie di studio a scuola in Sicilia è stato presentato durante l’evento ViniMilo 2021. Ad annunciarlo, Roberta Urso, delegata per la Sicilia delle Donne del Vino. L’associazione nazionale riunisce produttrici, ristoratrici, proprietarie di enoteche, sommelier e giornaliste esperte del settore vitivinicolo. Coinvolgerà l’Istituto “Enrico Medi” di Randazzo (Catania), l’Istituto Enrico Medi di Erice (Trapani) e l’Istituto Ignazio Florio di Bisacquino (Palermo).

«Abbiamo scoperto con grande stupore – ha spiegato Roberta Urso all’agenzia Ansa – che in Italia negli istituti tecnici per il turismo e negli alberghieri il vino non è materia didattica come in quegli agrari. Una lacuna enorme se consideriamo la crescente richiesta di professionalità da parte delle cantine, dei ristoranti, dei distretti turistici e delle Strade del vino. Per questo abbiamo deciso di formare le nuove generazioni con lezioni dinamiche e non solo frontali che cureranno aspetti come la mescita, la lettura dell’etichetta, il dialogo con produttori ed enoturisti: un racconto reale anche con visite in azienda su come si lavora in vigna e in cantina. Per i minori ci limiteremo alla parte visiva e olfattiva, mentre i maggiorenni potranno anche accedere alla parte degustativa».

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Fonte: siciliafan.it