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Due tele del '700 tornano a Modica: ritrovate grazie a un'insegnante di storia dell'Arte

Nessuno poteva immaginare che ne mancassero due all'appello. Solo l'amore per l'arte e l'ostinazione di una professoressa modicana hanno portato alla scoperta e al loro recupero

Nessuno poteva immaginare che ne mancassero due all'appello. Solo l'amore per l'arte e l'ostinazione di una professoressa hanno portato alla scoperta e al loro recupero.

Parliamo delle tele del '700 di Giovan Battista Ragazzi dedicate alla Madonna delle Grazie scomparse dall'omonima Chiesa di Modica circa 40 anni fa.

La protagonista di questa storia a lieto fine è Maria Terranova, docente di Storia dell'Arte presso il Liceo artistico Campailla- Galilei della città. L'insegnante aveva rilevato l'assenza dei due dipinti dopo aver condotto degli studi approfonditi presso l'archivio di Stato; leggendo con attenzione aveva notato come, delle sei tele dedicate alla Madonna delle Grazie riportate nei testi del 1790, soltanto quattro fossero ancora presenti nella Chiesa.

È così che è iniziata la caccia alle opere perdute. Le indagini condotte dai Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale ha portato fino a Roma nello studio di un pittore siciliano, non più in vita.

Negli anni settanta pare che gli venne commissionato il restauro delle tele dal parroco di allora, anch'egli deceduto, o forse erano state il corrisptettivo per un lavoro. fatto sta che che rimasero poi lì finendo per essere dimenticate.

La figlia dell'artista, contattata durante le indagini, le ha rinvenute nel laboratorio del padre, ignara che nello studio vi fossero da anni quei due dipinti arrotolati.

Le tele ritrovate rappresentano un'importante testimonianza storica dell'attività monastico-conventuale dell'ordine dei Mercedari Scalzi di Siviglia cui la Basilica apparteneva e di cui i dipinti rappresentano personaggi di primo piano: il fondatore dell'ordine Pietro Nolasco e la Beata Marianna.

Di quest'Ordine monastico oggi rimane traccia solo a Modica essendo i conventi della Sicilia stati trasformati o demoliti nel tempo e distrutte le altre tele.

I dipinti adesso saranno restaurati e torneranno a casa; il Soprintendente di Ragusa, Antonino De Marco, ha infatti avuto disposizioni di avviare le procedure per porre i lavori a carico dell’assessorato regionale dei Beni Culturali e dell'Identità Siciliana.

Tutto è bene quel che finisce bene e la Regione siciliana ha deciso di ringraziare la professoressa Terranova assegnandole l'alta onorificenza di Ispettore onorario dei beni culturali per" l'alto valore simbolico del suo comportamento e la perizia con cui si è fatta custode del nostro patrimonio".

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Fonte: balarm.it