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22

Set

Equinozio d’autunno 2020, perché quest’anno cade il 22 settembre?

È il giorno della fine astronomica dell’estate e dell’ingresso dell’autunno. La durata del giorno è (quasi) pari a quella della notte.

 

L’equinozio d’autunno segna la fine dell’estate e l’inizio della stagione autunnale per l’emisfero boreale, mentre nell’emisfero australe inizia la primavera. Quando cade quest’anno? Martedì 22 settembre. La data, però, non è costante: nel 2018 e nel 2019 era stata il 23 settembre. Da cosa dipende? La discrepanza tra l’inizio «convenzionale» dell’autunno — il 21 settembre — e l’avvio della stagione astronomica ha a che fare con la differenza tra l’anno solare su cui si basa il calendario gregoriano (introdotto nel 1582) che usiamo (365 giorni), e l’anno siderale che è pari a 365 giorni, 6 ore, 9 minuti e 10 secondi. Lo scarto di 6 ore, 9 minuti e 10 secondi si recupera, ogni quattro anni, con l’aggiunta di un giorno a febbraio (anno bisestile).

L’equinozio (sia quello d’autunno che quello di primavera) è un momento nella fase di rivoluzione della Terra intorno al Sole nel quale i raggi solari cadono perpendicolarmente all’asse di rotazione della Terra. In quel momento, sia l’emisfero settentrionale che quello meridionale, vengono raggiunti dai raggi del Sole con la stessa inclinazione. In questo giorno, quindi, le ore di sole e quelle della notte sono quasi le stesse (come ricorda la parola aequĭnoctĭum, che deriva a sua volta dalla locuzione aequa nox - «notte uguale» - al dì, ndr).

 

 

 

 

Fonte: corriere.it