Radio Studio Più

16

Feb

Fabrizio Fazio, l’artigiano dei tamburi di Gangi entra nel Registro delle Eredità Immateriali della Sicilia

Abilissimo tammurinaro, è erede dell’antica tradizione delle tammorre.

Il suono dei tamburi delle Madonie si sente in tutto il mondo. Seguendo un’antica tradizione Fabrizio Fazio, classe 1987, è diventato un artista del tamburo, conquistando un posto nel Reis, il Registro ufficiale dei Tesori Viventi della Sicilia. Un riconoscimento ottenuto perché ha mantenuto viva la tradizione delle tammorre.

Realizza i suoi tamburi con le tecniche del passato, utilizzando pelli di capre, latta e legno lavorato. Dalla concia delle pelli alle strutture in legno, riesce a dare vita a strumenti unici. Nessuno è uguale all’altro e ognuno fa un suono diverso. «Li costruisco, li coccolo, li accarezzo, ci gioco, li suono, gli parlo, gli do un’anima! E loro rispondono», racconta sui social l’artigiano siciliano.

I tamburi di Fabrizio Fazio sono noti in tutto il mondo. L’arte dei tammurinari rischiava di perdersi ma, attraverso l’impiego e la valorizzazione di materiali come pelli di capra, setacci di legno e latta temperata, è sopravvissuta, trovando nuovo splendore. La bottega di Fazio è nel cuore del centro storico di Gangi e si chiama “La Capra Canta”.

Ogni tamburo ha una sua anima, vibra e ha ritmiche uniche. Chiunque arrivi a Gangi, rimane affascinato dalla maestria di Fazio. Non solo costruisce i tamburi, ma lo fa anche suonare con maestria. A sostenere la sua candidatura per l’iscrizione del Registro delle Eredità della Sicilia, nell’ottobre del 2021, è stato il Comune di Gangi. Il nome di Fabrizio Fazio adesso figura nel “Libro dei tesori umani viventi” e nel “Libro dei mestieri, saperi e tecniche”. 

«Nel campo degli artigiani – spiega il sindaco di Gangi Francesco Migliazzo – Fazio è una delle eccellenze e dei valori aggiunti della nostra comunità. Ammirato ed apprezzato a livello internazionale per la sua arte, capace di raccontare la storia del nostro borgo e delle Madonie, con la sua arte fa rivivere una tradizione antichissima».

Dal tamburello alla tammorra, dal tamburo imperiale a quello medievale con la cassa di legno, la produzione di Fazio riguarda diverse tipologie di tamburi. Da oggi questi strumenti sono un’eredità immateriale della Sicilia. Secondo l’Unesco, le eredità immateriali sono “l’insieme delle pratiche, rappresentazioni, espressioni, conoscenze e tecniche – nella forma di strumenti, oggetti, artefatti e luoghi ad essi associati – che le comunità, i gruppi e in alcuni casi gli individui, riconoscono come parte del loro patrimonio culturale”.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Fonte: siciliafan.it