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Apr

Giardino della Kolymbethra, dove l’acqua è arrivata grazie a una 'magia'

Avrete sicuramente sentito parlare del Giardino della Kolymbethra. Questo splendido e rigoglioso angolo verde si trova nella Valle dei Templi di Agrigento. Qui numerose piante mediterranee racchiudono i colori, i sapori e i profumi della Sicilia, grazie a un piccolo segreto.

Sapete come fanno agrumi, olive, mandorle e tanti altri frutti e piante a crescere in una terra che per natura è arida? Oggi lo scopriremo insieme.

Il termine Kolymbethra in greco significa “piscina”. Così era chiamato il vallone in cui oggi si trova il giardino. Il territorio agrigentino è povero di acque, quindi poco adatto alla coltivazione di agrumi e di ortaggi, e così si è risolto il problema.

La Kolymbethra rappresenta una straordinaria opera dell’antica Akragas e rimangono vive le tracce nell’Acquedotti Feaci, condotti idrici scavati nella roccia (cioè ipogei) ancora oggi in gran parte attivi.

Per questo motivo il giardino della Kolymbethra è ancora più affascinante: ha una morfologia unica nel suo genere e vanta la presenza di ipogei che tuttora captano le acque profonde della collina di Girgenti e la rendono disponibile per la campagna.

Questo luogo, dunque, rappresenta una meravigliosa sintesi tra ingegno e paesaggio, archeologia e storia.

Il sistema di irrigazione, funziona così: l’acqua piovana l’acqua piovana, raccolta nelle gebbie (vasche), poi riversata nelle saje e, attraverso i cunnutti, accumulata nelle casedde con l’agrume da dissetare, sgorga ancora dagli antichi Acquedotti Feaci.

Grazie a una serie di interventi condotti dal FAI sono state possibili la “riemersione” dell’acqua alla Kolymbetra e la messa in luce degli ipogei.

 

 

 

 

 

Fonte: siciliafan.it