Uva passa, canditi e un impasto unico che profuma di Sicilia. A conquistare la giuria del campionato mondiale Miglior panettone del mondo 2020, organizzato dalla Federazione internazionale pasticceria gelateria cioccolateria, la tradizione dell’eccellenza messinese Lillo Vinci, che con il suo panettone classico si aggiudica la medaglia d’argento sbaragliando 300 concorrenti provenienti da tutto il mondo.
Una delizia del palato la sua che nasce nello storico laboratorio d’arte dolciaria di Via Palermo , attraverso un lavoro minuzioso di cura dei dettagli che fanno la differenza. Ma qual è il segreto di quello che è stato già eletto il migliore panettone siciliano al concorso Goloasi.it nel 2017, raggiungendo il secondo posto nella competizione nazionale? “Sono una di quelle persone che vuole portare avanti la tradizione siciliana- racconta soddisfatto Vinci- adesso si va alla ricerca di gusti strani . Si deve invece puntare sull’eccellenza delle materie prime. Il segreto sta nella lavorazione del lievito madre che è il cuore del panettone. Ci vuole un’osservazione attenta , bisogna capire come bilanciare i batteri e lieviti per raggiungere l’acidità giusta”.
“E’ una grande soddisfazione per me-continua Vinci - vincere con un dolce nato nel nord Italia grazie ad una ricetta che continua a migliorarsi nel tempo attraverso la ricerca di farine , burro e canditi che danno vita ad un prodotto migliore di altri”. Ma cosa rende così irresistibile il panettone classico targato Vinci? “Il mio panettone è fresco al palato- aggiunge- perché dà la sensazione di sofficità non artefatta”. A questa si aggiunge la morbidezza, gli aromi e i profumi. A rendere ancor più genuino questo dolce è la passione di un mestiere che è arte: “ Fare il pasticciere significa lasciarsi guidare dall'umiltà, bisogna sempre partire dal basso curando l'igiene e il proprio laboratorio. Inoltre chi sceglie l’eccellenza non deve guardare al prezzo perché il panettone artigianale richiede cura, tempo e ingredienti non paragonabili al mix industriale”.
Un ulteriore traguardo questo per Vinci che pratica l’arte pasticcera da ben 38 anni, che però torna da Cinecittà World con l’amaro in bocca: “Avrei potuto conquistare l’oro - conclude Vinci- sono stato poco attendo alla confezione, pensando di essere squalificato ne ho usata una senza logo questo mi ha fatto perdere punti . il prossimo anno lavorerò per il primo posto valorizzando anche il packaging”.
Fonte: messinatoday.it