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11

Feb

Il ritorno della Pasta Tomasello: “Dal grano al pacco, produzione interamente siciliana”

Pasta Tomasello, lo storico marchio siciliano di Casteldaccia, Palermo, è tornato sugli scaffali.

Dopo gli annunci della famiglia Tomasello, la sesta generazione riporta la pasta made in Sicily in commercio. I giovani imprenditori siciliani hanno preso le redini dell’azienda, annunciando il ritorno con la frase: “Tomasello, si va in scena”. 

Il pastificio di Casteldaccia, fondato nel 1910, aveva chiuso nel 2014. Il ritorno della Pasta Tomasello punta su grani siciliani e una visione “green” e sostenibile, in linea con le più recenti tendenze del mercato. 

Al momento l’azienda realizza i suoi formati di pasta in collaborazione con uno stabilimento di Valledolmo. L’obiettivo, però, è riportare la produzione a Casteldaccia, nella storica sede della famiglia. 

“Dal grano al pacco – spiegano dall’azienda – la produzione è interamente siciliana. Amiamo la nostra terra e vogliamo portare le sue eccellenze nel mondo”.

Al momento si può trovare in diversi punti vendita a Palermo e provincia. I formati proposti sono 12: caserecce, ditali rigati, rigatoni, fusilli, lumache, maglie bucato, mezze penne lisce, mezze penne rigate, penne lisce, penne rigate, punte e ditalini rigati.

Quello alla Sicilia è un riferimento molto forte: “Abbiamo cercato i migliori grani cresciuti sotto i raggi del sole della nostra isola ed asciugati nella nostra aria ricca di iodio”, affermano dalla Tomasello. “Siamo tornati alle nostre origini creando un logo che non ci faccia mai dimenticare da dove siamo partiti e dove vogliamo arrivare”.

“Il progetto pasta Tomasello nasce con la voglia di far riaffiorare a tutti i siciliani il ricordo della domenica in famiglia, il ricordo del profumo della semola quando si apre per la prima volta un pacco di pasta. Una passione che noi cerchiamo di tramandarci da generazioni e che mai abbandoneremo“, spiegano dall’azienda della Pasta Tomasello.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Fonte: siciliafan.it