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03

Nov

L’arte di dipingere i carretti di Nerina Chiarenza.

Fin da piccola è stat affascinata dal lavoro del padre, Sebastiano Chiarenza, costruttore di carretti siciliani.

La sua abitazione si è presto trasformata in un laboratorio dove hanno fatto il loro ingresso fiancate di carretto, chiavi di carretto, cascia ri fusu e colori.

Sua l’eredità di quattro generazioni di produttori di carretti siciliani: oggi è l’unica donna custode di questa tradizione.

I carretti siciliani sono un’opera d’arte a tutti gli effetti. Dalle antiche origini a oggi, hanno saputo ritagliarsi un posto nell’elenco di quei manufatti tradizionali preziosi, da tutelare. Tra le loro caratteristiche più apprezzate, vi sono le splendide e colorate pitture. L’unica donna che ne custodisce la tradizione si chiama Nerina Chiarenza. Grazie al suo talento, è stata iscritta nel registro dei Tesori Umani Viventi. È nata ad Acireale nel 1934 e, sin da bambina, è stata sempre appassionata dal lavoro del padre, costruttore di carretti siciliani. Giorno dopo giorno, ne ha imparato l’arte, i segreti e l’amore: la terra, i colori, la pittura. Ha iniziato a lavorare su alcuni piccoli lavori, più che altro passatempi. Ha aiutato suo padre a montare e forgiare le ruote dei carretti. All’età di 14 anni Nerina si è sposata, mantenendo sempre la sua vocazione. Ha sempre avuto il sostegno del marito per continuare e i suoi dipinti sono diventati la sua nuova attività. 

La sua casa si è arricchita come un mondo di fiabe artistiche dove trovare i lati dei carrelli, le chiavi dei carrelli, i “casciafuso”, i colori, le sculture e anche i carrelli interi presenti in campagna e restaurati. Tutte queste cose sono diventate opere d’arte che possono essere toccate, viste ed esaltate grazie all’amore di Nerina. Nerina ha l’eredità di quattro generazioni di produttori di carretti siciliani. Oggi è l’unica donna custode di questa tradizione. Le sue opere sono piene diamore e passione per tutti coloro che vogliono avvicinarsi a quest’arte antica. Nerina Chiarenza ha ricevuto importanti riconoscimenti durante la sua carriera, tra cui: 

  • Premio Internazionale “Etna D’Oro” per la Pittura Folkloristica nel 1979: “Per il prestigio che con i suoi colori ha saputo dare alla più autentica tradizione del folklore siciliano”;
  • “La Clef de l’exportation” (Annèe de la Qualitè), a Parigi nel 1981;
  • Premio per la divulgazione del “Made in Italy” sul mercato tedesco alla Mostra dell’artigianato Italiano, svoltasi a Francoforte nel 1985.

Nei suoi carretti, oltre alla decorazione con motivi geometrici e/o fitomorfi e antropomorfi di tutti gli elementi, di particolare pregio risultano le sponde, in cui riproduce principalmente racconti cavallereschi. C’è sempre il paladino, eroe fedele ai propri principi e innamorato della bella Angelica. A tal proposito afferma: “Amo molto il personaggio di Orlando perché fedele ai suoi principi fino alla morte e sinceramente innamorato della bella Angelica”. Nel 2013 è stata iscritta nel “Registro delle eredità immateriali della Sicilia”, nel Libro dei Tesori Umani Viventi.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Fonte: siciliafan.it