Radio Studio Più

03

Mag

L'artista dalla chioma fiammante che balla e canta (in siciliano): chi è Ludovica Leotta

La giovanissima cantautrice, di soli 19 anni, ama talmente tanto la propria cultura da dedicare una canzone a Sant'Agata, patrona di Catania, sua città d'origine

Si pensa spesso che i giovani siano lontani dalle proprie origini, sempre più vicini a un mondo omologato, poco attenti alle tradizioni.

Non è questo il caso di Ludovica Leotta, giovanissima cantautrice, appena diciannovenne, che ama talmente tanto la propria cultura, da dedicare una canzone a Sant'Agata, patrona di Catania, sua città d'origine.

«Per me la Sicilia è tutto, adoro la mia terra e le sue tradizioni», ci racconta. Chioma fiammante, grande passione per la musica, la danza e lo spettacolo in genere, Ludovica è una giovane artista che calca il palcoscenico già da anni, infatti si esibisce da quando era bambina.

«Mi esibisco dall'età di sette anni. Ho iniziato ballando e recitando e per caso ho cominciato a cantare», ci racconta Ludovica. La giovane è molto decisa e ha le idee chiare.

«Ludovica è una ragazza che investe tutta la sua vita per suoi sogni, fin dall'inizio, e cerca di inseguirli con tanta determinazione», ci racconta con piglio determinato. Uno dei suoi spettacoli preferiti era l'imitazione di Michael Jackson, suo idolo fin da quando era bambina.

La sua passione per lo spettacolo si manifesta in tenera età, continua durante l'adolescenza, infatti partecipa a numerosi concorsi, tra cui, nel 2016, uno presieduto da Mara Maionchi; prende parte come corista al Festival di Castrocaro su Rai 1, ed è ospite alla trasmissione ''Tango Nakts Jurmala'' in Lettonia.

Nel 2018 pubblica il suo primo singolo, ''Solo per me'', composto insieme al cantautore Fernando Alba, e si classifica alle semifinali di Area Sanremo.

Nel 2019 reinterpreta una canzone simbolo della sua città, ''Catania Figghiozza D'o Patri Eternu'', che le permetterà di esibirsi al concerto di fine anno in piazza Duomo a Catania, insieme a Roy Paci, Max Gazzè, i Samarcanda, Giuseppe Castiglia, e altri. Oltre a esibirsi come cantante, Ludovica a volte fa anche da presentatrice.

«Non mi definisco presentatrice, però mi è capitato di presentare e mi piace molto, perché amo lo spettacolo in generale», ci racconta. Nel 2021 (febbraio), come accennato prima, pubblica un brano dal titolo ''Sant'Agata'', dedicato alla patrona di Catania, in siciliano, scelta contro corrente rispetto al mondo giovanile che tende ad essere sempre più internazionale.

Il brano ha due versioni: «C'è una versione più lenta che è una preghiera, racconta la storia di Sant'Agata come martire e quella remix per le radio, che vuole richiamare i festeggiamenti agatini», ci racconta Ludovica, parlando anche della sua devozione per Sant'Agata, altro elemento inusuale per una ragazza della sua età.

La decisione di cantare in siciliano non è solo una scelta stilistica, dovuta a un approccio che si avvicina maggiormente alla spiritualità della tradizione etnea, ma è anche una vocazione naturale: «Mi viene naturale cantare in siciliano, perché io amo condividere la cultura della mia terra», ci racconta l'artista.

Ludovica, oltre a cantare, ballare e presentare, suona il basso e vorrebbe studiare anche il pianoforte. All'interno del suo universo di artisti preferiti annovera Massimo Ranieri e Domenico Modugno, due figure che incarnano il suo modo di fare spettacolo, che unisce canto, recitazione e una grande attitudine al palcoscenico, oltre all'amore per le proprie radici.

Uno dei suoi cantanti preferiti contemporanei è Tiziano Ferro, artista dal grande carisma.

Ludovica ha tanti progetti per il futuro: «Per ora, in questo periodo di restrizioni, cerco di scrivere e creare sempre qualcosa di nuovo, spero di poter cantare nuovamente davanti a un pubblico», ci racconta.

La ragazza, dalla voce delicata che abbraccia uno stile prettamente pop, attento al folklore, con sfumature di canto popolare siciliano, è molto determinata e siamo sicuri che la vedremo presto su tanti palchi.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Fonte: balarm.it