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20

Ago

La bellezza sta al centro dell'Isola: così una città siciliana finisce sul magazine Vanity Fair

Sciascia la chiamò la piccola Atene: un luogo di passaggio ma dalle bellezze nascoste, uno scrigno di tesori che gli appassionati di "sicilianitudine" non possono farsi sfuggire

Ancora una volta la Sicilia merita una “menzione” speciale. Stavolta ad elogiare i pregi dell’Isola è Vanity Fair, una delle più importanti riviste in fatto di moda, costumi, cultura e società.

Ad essere messe in luce, tuttavia, non sono le solite mete estive in cui tagghereste le vostre foto con l’hastag #solemareerelax, ma a ricadere sotto l’occhio attento del giornalista a firma del periodico è la bellezza di “ciò che sta nel centro della Sicilia”: ossia la provincia di Caltanissetta, definita come una città dal “fascino intermittente e non semplice da decifrare”.

Strategicamente posizionata sull’autostrada Palermo-Catania, spesso da queste parti i viaggiatori passano ma senza fermarsi.

Nell’articolo pubblicato sulla rinomata rivista si legge: «Un grave errore da viaggiatore che non si concede il rischio di una deviazione dalle rotte più battute. Una leggerezza forse imputabile al fatto che nel nisseno, a eccezione di Gela, non c’è il mare e chi programma una vacanza in Sicilia pensa quasi sempre alle spiagge; tuttavia, chi conosce Erice, i Nebrodi e le Madonie sa bene che la bellezza dell’isola non è solo sulla costa.

E la provincia di Caltanissetta, a riprova di ciò, ha un fascino specifico, estraneo al resto della regione; ci si può dedicare un weekend, che può essere inserito in un viaggio che interessa una delle altre zone oppure come intermezzo di un tour dell’isola intera».

E ancora: «La dimensione agreste del nisseno permette al viaggiatore, soprattutto quello cittadino, di sperimentare piccole gioie dei tempi passati». Si fa riferimento proprio a tutto della provincia nissena: dai castelli ai suoi paesaggi agresti, dalle miniere di zolfo alla vivibilità della città.

Non a caso Sciascia la chiamò la piccola Atene. Un luogo di passaggio ma dalle bellezze nascoste, uno scrigno di tesori che gli appassionati di "sicilianitudine" non possono farsi sfuggire. E anche tante personalità storiche e letterarie hanno sostato, anche idealmente a Caltanissetta, lasciando un'importante impronta, da Goethe a Garibaldi, da Ernesto Basile a Gino Morici (ne abbiamo parlato qui).

Insomma un vero gioiello da scoprire che merita una deviazione “fuorirotta” e che rispecchia in pieno la terra che la ospita, perchè la verità è che “una regione dalla bellezza sconfinata e variegata come la Sicilia è in grado di accontentare un po’ tutti i gusti”.

 

 

 

 

 

 

Fonte: balarm.it