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22

Mar

La magia dei tulipani di Blufi: quando torna la più bella fioritura spontanea della Sicilia

A partire dal mese di marzo, in questo paesino delle Madonie cresce spontaneamente un campo di fiori rossi.
Quella che avviene a Blufi, in provincia di Palermo, è una vera e propria magia. Qui, a partire dal mese di marzo, si assiste alla fioritura spontanea di migliaia di tulipani rossi. Crescono spontaneamente in un campo coltivato a grano, tra mandorli e alberi di ulivo. Il colpo d’occhio è spettacolare. Si crea un paesaggio magico, in una Sicilia che sboccia di colori. 

È la primavera che porta con sé la rinascita della natura. I tulipani di Blufi sono particolarmente resistenti alle operazioni di aratura, grazie alla posizione dei bulbi, a circa 50 centimetri di profondità. È il cosiddetto “tulipano precoce“, specie autoctona di origine ignota. Si chiama anche “Tulipano di Raddi”, dal nome del botanico Giuseppe Raddi. 

L’appezzamento di terreno, che rientra tra i possedimenti della Curia di Cefalù, è condotto in affitto da Carmelo e Fabrizio Macaluso, entrambi blufesi. Padre e figlio hanno lavorato con impegno per salvaguardare questo prezioso angolo di Sicilia. Siamo a due passi dal celebre Santuario della Madonna dell’Olio

Da quando, infatti, si è diffusa la notizia della crescita dei meravigliosi tulipani di Blufi, in tanti arrivano per vederli dal vivo, ma non tutti hanno rispetto del territorio. Il campo, dunque, è stato recintato e sono state stabilite alcune regole. È consentito entrare soltanto dall’ingresso principale e si può seguire il percorso obbligatorio all’interno del campo. Non si può, invece, entrare senza permesso, raccogliere o calpestare i tulipani, estirpare i bulbi, fare picnic o campeggiare. 

Per conoscere lo stato di avanzamento della fioritura, la famiglia Macaluso ha creato un’apposita pagina Facebook. In questo modo si possono conoscere le iniziative, comprendere qual è il momento migliore per vedere i tulipani di Blufi e ammirare le foto del prezioso campo che sboccia ogni anno sulle Madonie. Foto: Alberto Genduso.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Fonte: siciliafan.it