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03

Nov

Panettone più buono, premiato in Svizzera il siciliano Pietro Cappelli

Cappelli ha presentato un dolce agli aromi della sua “Pirrera“, una frazione di Lipari.

Ancora una volta un pasticciere siciliano porta a casa il premio per il migliore panettone. C’è poco da fare: i maestri siculi hanno sviluppato una straordinaria capacità nella preparazione del lievitato tipico della tradizione milanese. Stavolta il riconoscimento è stato assegnato nella città di Bulle, nella Svizzera Francese. 

Il panettiere e pasticciere “eolian-svizzero” Pietro Cappelli si è aggiudicato il primo posto, con un panettone agli aromi, ispirato dalla sua Pirrera, una frazione di Lipari. Il trionfo nell’ambito del Campionato Nazionale dei Panettieri e Pasticcieri che ha avuto luogo nella cittadina svizzera.

I partecipanti alla competizione erano circa 500, per un totale di 1300 prodotti da fare provare alla giuria di esperti. Così, un morso dopo l’altro, è stato il panettone di Cappelli a vincere come più buono. Un vero omaggio alla tradizione di Lipari, con il suo gusto di mandarino. Ha ottenuto ben 100 punti, cioè la massima votazione. E non è certo finita qui. 

Il dolce firmato da Pietro Cappelli ha anche conseguito alcuni premi speciali. Complessivamente, ha portato a casa ben 5 medaglie d’oro, una d’argento e anche di bronzo tra panettone e colombe. Pietro Cappelli con la sua famiglia vive a San Gallo dove gestisce una pasticceria-panetteria. La sua attività è un vero e proprio trionfo di lievitati, più volte protagonista di servizi televisivi d’oltralpe.

Sempre più spesso i siciliani dimostrano di eccellere nella preparazione del panettone. In più occasioni hanno portato a casa riconoscimenti per i loro dolci. Si tratta di una ricetta tipica milanese, le cui origini sfumano a tratti nella leggenda. Legato alle festività natalizie, ha una tipica forma cilindrica, che culmina con una cupola. Si ottiene con un impasto a base di acqua, farina, burro e uova, al quale si aggiungono frutta candita, scorzette di arancia e cedro e uvetta. La pasta è morbida, la lievitazione è naturale. A dare al dolce la forma è lo stampo della cottura. 

L’originale versione del panettone è stata reinterpretata in molti modi e rielaborata dai maestri pasticcieri di tutto il mondo. Quello di Pietro Cappelli ha reso omaggio alle Isole Eolie, con un gusto di mandarino. Un richiamo alla Sicilia che si è dimostrato decisamente vincente

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Fonte: siciliafan.it