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03

Set

Segesta: fascino e mistero nell’antica città degli Elimi

Il Parco Archeologico di Segesta (Trapani) si trova in una splendida posizione panoramica. Si tratta di un luogo affascinante, in cui il passato continua a vivere, circondato dalle colline siciliane. Lo sguardo spazia fino al golfo di Castellammare e viene catturato dal Tempio e dal Teatro. Secondo la tradizione, a fondare Segesta furono gli Elimi, fuggiti da Troia. Strettamente legata alla cultura greca, divenne uno dei centri più vitali del Mediterraneo e riuscì a coinvolgere nella sua ostilità verso Selinunte anche Atene e Cartagine. Nel 408 a.C., grazie all’aiuto dei Cartaginesi, Selinunte venne distrutta, ma una sorte analoga toccò a Segesta, cento anni dopo, per mano di Agatocle di Siracusa.

Dopo un periodo di grande crescita, Segesta passò sotto il dominio dei romani: avendo in come la leggendaria origine troiana, venne esentata dal pagamento dei tributi e potè così prosperare nuovamente. I monumenti principali del Parco Archeologico di Segesta sono il tempio dorico e il teatro ellenistico, anche se in realtà ci sono ben 12 siti in totale. Il teatro si trova sulla sommità del monte e sono da poco visibili anche i resti di un castello, di una moschea e di una chiesa. Vi sono due luoghi sacri fuori dalla cinta muraria, nonché una necropoli ellenistica e un Santuario (contrada Mango, VI-V secolo a.C.). Scopriamo insieme le due principali attrattive di quest’area archeologica: il Tempio di Segesta e il Teatro di Segesta. 

Tempio di Segesta e Teatro di Segesta

Il Tempio dorico è maestoso. Formato da 36 colonne, 6 sul lato minore e 14 sul lato maggiore, risale al V secolo a.C. Si trovava al di fuori della cinta muraria della città e non è mai stato completato. La struttura affascina ed è avvolta dal mistero, anzitutto per la sua posizione, a strapiombo su un dirupo. Sconosciute, inoltre, le motivazioni per le quali fu costruito. Il Teatro ellenistico si trova in cima a Monte Barbaro ed è risalente al II secolo a.C., quando Segesta era una città libera sotto il dominio dei Romani. Viene considerato uno dei teatri più belli del periodo classico. Può vantare un ottimo stato di conservazione e ha una splendida posizione panoramica. Presenta una scalinata scavata nella roccia e ha un diametro di circa 60 metri. 

Gli altri scavi

Delle altre componenti della città si conoscono le mura con l’articolata Porta di Valle, alcuni quartieri residenziali e alcuni monumenti pertinenti Segesta medievale (mura, castello, moschea e borgo sommitale). Il santuario di contradaMango, fuori le mura, doveva essere stato realizzato nel VI sec.a.C. Sempre della città ellenistico-romana sono l’agorà ed un edificio abitativo di grande pregio definito la “casa del navarca” per le decorazioni a prora di nave scolpite sui fianchi di un elegante peristilio.

 

 

 

 

 

 

Fonte: siciliafan.it