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07

Feb

Sono le cascate più alte dei Nebrodi: un angolo di paradiso racchiuso in dieci tappe

Le escursioni, pandemia permettendo, sono organizzate praticamente tutto l’anno e permettono di scoprire, oltre alle cascate mozzafiato, anche una flora incontaminata

Nel cuore dei Nebrodi, in particolare nel territorio del borgo di Mistretta, nel Messinese, si trova un sito naturalistico unico ed eccezionale per la sua costituzione.

Si tratta della Valle delle cascate più alte dei Nebrodi, che racchiude ben dieci diverse tappe (con salti che vanno dai 34 ai 6 metri) che lasciano a bocca aperta per la loro bellezza e per il loro essere ancora incontaminate.

Dal luglio del 2015 un gruppo di volontari - di cui fanno parte tra gli altri Daniela Dainotti, Filippo Giordano, Emanuele Coronato (vice presidente) e Sebastiano Chiella - ha formato l’omonima associazione che si occupa di organizzare escursioni in sicurezza ma anche della salvaguardia e rispetto del luogo e di servizi integrati alla promozione generale del borgo di Mistretta, scrigno che custodisce tante sorprese, da ammirare o da mangiare.

«Ufficialmente abbiamo iniziato nel 2015 - ci ha detto Daniela Dainotti, presidente dell'Associazione ambientalista-culturale "La Valle delle Cascate” - ma prima, per poter offrire un servizio sicuro e fondato, di conoscenza del territorio, abbiamo censito tutte e dieci le cascate e i percorsi per raggiungerle, e ci siamo formati come guide, per operare sempre in sicurezza».

Il nostro obiettivo è quello, intanto, di far conoscere la Valle delle cascate ma, soprattutto, quello di donare, simbolicamente, un piccolo bagaglio della bellezza di questi luoghi che i visitatori potranno custodire al loro rientro.

Facendo così speriamo che la gente si innamori di questi luoghi, come lo siamo noi che ci definiamo “angeli delle cascate”, e che contribuisca con il passaparola alla loro valorizzazione».

Le escursioni, pandemia permettendo, sono organizzate praticamente tutto l’anno, eccetto nei casi di “allerta meteo”, ci tiene a precisare il presidente Dainotti.

«Al cambiare della stagione cambia il paesaggio, compreso la flora e la fauna, e dunque la sensazione che questi luoghi offrono è sempre una sorpresa.

Perché oltre al trekking fluviale (che è diverso dal trekking in montagna) offriamo un percorso sensoriale in tutti i sensi, aggiungendo informazioni relative alla flora presente (sono moltissime le piante spontanee presenti, ottimi rimedi naturali che facciamo conoscere lungo il percorso) e anche riguardo gli animali che si possono incontrare, grazie al fatto che il sito è ancora in uno stato primitivo.

Le escursioni, che comunque hanno diversi livelli di difficoltà, sono aperte a tutti, dai bambini agli anziani, perché è un percorso che facciamo tutti insieme. Essere una guida naturalistica significa anche questo, accompagnare e non solo guidare».

La maggior parte dell’anno le richieste, per circa l’80%, arrivano dai residenti in Sicilia, mentre nei mesi estivi arrivano anche turisti nazionali e stranieri che scoprono quest’angolo di paradiso.

Mistretta, infatti, sembra essere una matrioska pronta a svelare, dal macro delle cascate al micro della gastronomia, una serie di belle sorprese.

«A volte capita che arrivano persone per vedere il borgo, che conserva ancora un centro storico in buone condizioni, e poi scoprono l’esistenza delle cascate, o viceversa.

In ogni caso noi che ci dedichiamo principalmente alle escursioni naturalistiche non trascuriamo l’opportunità, coinvolgendo i produttori locali, di fare anche delle degustazioni a fine giornata delle prelibatezze che si producono a Mistretta, perché la cultura di un territorio passa attraverso diverse strade, che noi vogliamo condividere con il prossimo».

Per arrivare al borgo di Mistretta, da Palermo, è necessario imboccare, da Viale Regione Siciliana, la A19, fino all'uscita A20 verso Messina; in seguito l’uscita Santo Stefano di Camastra, fino alla SS117 in direzione di Via d'Amico a Mistretta.

Sul posto poi si trovano le indicazioni per raggiungere la Valle delle cascate oppure si può contattare l’Associazione e ritrovarsi in un punto comune per giungere alle cascate tutti insieme.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Fonte: balarm.it