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16

Feb

Sperone 167: street art, videomapping e docufilm per i quartieri da Palermo a Lecce

I palazzi del quartiere palermitano diventano grandi tele da colorare, grazie all’iniziativa che unisce Palermo e Lecce.

quartieri delle città possono diventare grandi tele da colorare. Gli spazi, grazie all’arte, possono rinascere e avere nuova vita, coinvolgendo chi li vive e invitando tutti a riscoprirli. Dalle periferie al centro, sono davvero tante le realtà che stanno collaborando con il progetto per lo Sperone di Palermo e la 167 di Lecce, cui si aggiungono grandi nomi della musica e dell’arte. 

Da La Rappresentante di Lista a Roy Paci, da Coez ai Sud Sound System e, ancora Supremo73, Ivan Fiore, Dimartino, Brunori Sas, passando per Serena Ganci, Flavio dei Ghetto Eden, Lampa Dread, la Krikka Reggae, Kilo Kg, Angelo Sicurella, Jaka, gli Shakalab

A loro si aggiungono l’atleta Verdiana Mineo, i pittori Daniela Balsamo, Antonio Fester Nuccio e “La Scuola di Palermo” rappresentata da Alessandro Bazan, Fulvio di Piazza e Francesco De Grandi, gli  street artist Demetrio Di Grado e Andrea Buglisi, sono tanti i messaggi sui social che invitano a supportare l’iniziativa, tra questi anche quello di Frà Mauro della comunità palermitana dei Danisinni

Sperone 167 vuole andare oltre ciò di cui solitamente si parla. Vuole offrire un punto di vista diverso: quel punto di vista spesso nascosto, poiché coperto da pregiudizi e preconcetti sulle zone delle città. Dietro le idee stereotipate ci sono infiniti mondi da scoprire. 

Tutto è nato dalla sinergia tra Igor Scalisi Palminteri, Chekos ed Afea Art & Rooms, nel pieno coinvolgimento delle comunità dei quartieri Sperone di Palermo e 167 di Lecce grazie anche alla presenza degli Istituti Comprensivi, “Sperone – Pertini” e “P. Stomeo – G. Zimbalo”.

Alla fine del mese di marzo, mentre Igor Scalisi Palminteri realizzerà la sua opera nel quartiere 167, ragazzi e ragazze dell’ICS Sperone-Pertini di Palermo, con docenti e genitori, si recheranno a Lecce, per uno scambio culturale. Ad aprile, mentre l’artista salentino Chekos interverrà con la sua opera allo Sperone, a spostarsi sarà la comunità scolastica dell’I.C.S “G. Stomeo – P. Zimbalo”.

Le opere degli artisti saranno presentate nelle due città attraverso delle installazioni visual della Odd AgencyDavide Currao, con il supporto tecnico di Cinnamon, firmerà la regia del documentario che racconterà ogni fase della realizzazione del progetto.

«Avevamo una necessità di fondo – ci racconta Davide Currao -. Volevamo raccontare tante realtà, le scuole, i bambini. Lo stiamo facendo raccontando la storia: come è nato Sperone 167, le motivazioni, il quartiere, ma tutto al di fuori del solito stream cui siamo abituati». Al momento le riprese sono agli inizi e poi si sposteranno a Lecce. Dato che si tratta di un docufilm, spiega Currao, si aggiungono sempre nuovi spunti in divenire.

Si vuole raccontare un luogo, ma uscendo fuori dai soliti stereotipi e dai luoghi comuni: «Le mancanze – spiega Davide – sono quelle di ogni periferia. La street art è uno strumento per abbellire, per coinvolgere e creare motivi di scambio. Lo Sperone può diventare un museo a cielo aperto».

Nell’ambito di Sperone 167 verrà realizzato uno speciale visual mappingun’esperienza visiva unica per il Sud Italia. Un modo per fare vivere il quartiere ai suoi abitanti, e anche a chiunque vorrà conoscerlo, in modo inedito. A curare questo aspetto è Odd Agency: «Siamo contenti di partecipare a questa iniziativa, anzitutto per il suo valore sociale – ci dice Fabrizio Pedone di Odd Agency -. Per la prima volta in città si uniscono street art e video mapping».

«Ci piace misurarci con qualcosa di nuovo, questa iniziativa è un modo per creare circoli virtuosi a Palermo, che coinvolgano anche l’aspetto turistico», aggiunge Pedone. Odd Agency, in passato, aveva già proiettato su palazzi moderni, ma era avvenuto in occasione di un festival in Polonia, su edifici degli anni Sessanta. Si tratta, dunque, di qualcosa del tutto inedito nel capoluogo siciliano.

«Fino a oggi avevamo proiettato su monumenti o su piante», ci spiega Fabrizio. Al momento si sta pianificando la parte tecnica: «Noi arriviamo “per ultimi”, prima c’è bisogno dei bozzetti degli artisti, sui quali lavoreremo».

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Fonte: siciliafan.it