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05

Ago

Trapani si rifà il look, la città rinasce con il nuovo waterfront

Trapani si rifà il look con un nuovo waterfront. Il progetto è stato presentato dal sindaco, Giacomo Tranchida, insieme al presidente dell’Autorità di Sistema portuale del Mare di Sicilia occidentale, Pasqualino Monti, e ai rappresentanti del raggruppamento temporaneo di progettisti che si è aggiudicato il concorso internazionale, avviato nel novembre 2020.

Una proposta di rigenerazione che punta a cancellare il degrado, recuperando e potenziando le attività produttive trascurate, come pesca, piccola cantieristica e mercato del pesce. E, naturalmente, le relazioni umane. È una grande occasione per la città che, con un progetto attento alla storia e alle aspettative dei cittadini, fa rinascere una delle parti più suggestive. 

Il progetto interessa siti di grande valore, come il Lazzaretto, San Francesco e la Colombaia che, con il suo parco naturalistico, diventa il riconoscibile primo impatto dei crocieristi con la città. La riqualificazione del waterfront storico portuale di Trapani innesca processi di trasformazione urbana e di rigenerazione.

Una novità non solo per la fascia costiera, ma anche per l’intera rete dei luoghi della città che entrano in rapporto con il mare e con le aree portuali. Inoltre, includendo siti di notevole interesse paesaggistico, esalta i valori storico-paesaggistici dell’area che è stata suddivisa in quattro ambiti progettuali: 

  • Passeggeri
  • Mercato e Nautica da diporto
  • Darsena pescherecci e piazza urbana
  • Parco del waterfront.

La scelta è stata compiuta tra le sette proposte progettuali pervenute. La commissione ha “tenuto conto della qualità dell’idea presentata, delle caratteristiche della proposta ideativa, dell’inserimento dell’idea nel contesto e di soluzioni orientate alla sostenibilità”.

Gli interventi nel porto di Trapani includono anche i lavori inclusi nel bando – che scade il prossimo 11 agosto – e che prevede il dragaggio dell’avamporto e delle aree a ponente dello sporgente Ronciglio. L’opera di oltre 60,5 milioni di euro è compresa nel programma di interventi infrastrutturali complementari al Pnrr, ammessa al finanziamento statale. Il cantiere dovrebbe durare circa 720 giorni dalla consegna e prevede un premio di accelerazione nel caso di ultimazione in anticipo.

L’appalto prevede l’escavo dei fondali del porto di Trapani, limitatamente all’area indicata in progetto, fino a – 11 metri sotto il livello del mare, nell’avamporto per l’evoluzione e l’accosto delle grandi imbarcazioni alle banchine portuali, e fino a -10 metri nei pressi delle banchine. Sono inclusi nell’importo anche i costi di trattamento dei sedimenti.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Fonte: siciliafan.it