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Un omaggio al genio femminile (e non solo): come nasce il festival "La Sicilia delle donne"

L’idea è venuta a Marinella Fiume e Fulvia Toscano, direttrici artistiche e animatrici culturali del festival che, per questa prima edizione, ha come tema le "Donne in scena"

Si chiama "La Sicilia delle donne - Festival del genio femminile in Sicilia”, il progetto che prende il via a marzo sulle orme, declinate in diversi settori, lasciate nei decenni da donne nell’Isola.

Non si tratta di parlare di donne in generale ma di riscoprire, per la prima volta, identità di figure che hanno lasciato tracce significative nella cultura non solo regionale.

Dall'Arte alla Matematica, dalla Letteratura all’Astronomia, passando per l'Arte di governo fino al Giornalismo e alla Filosofia.

L’idea è venuta a Marinella Fiume, scrittrice e curatrice dell'unico esistente dizionario "Siciliane", e Fulvia Toscano, anima del festival letterario NaxosLegge - direttrici artistiche e animatrici culturali del progetto - che per questa prima edizione 2021 hanno scelto come tema: "Donne in scena”.

Che siano state musiciste, cantanti, attrici di cinema e teatro, scenografe, danzatrici, sarte, saranno loro le protagoniste di questo innovativo format culturale.

«Sia io che Marinella - ci ha detto Fulvia Toscano - abbiamo da tempo rintracciato le fila delle testimonianze lasciate da donne ma questo progetto sottolinea il genio femminile, portando alla giusta ribalta azioni di donne anche sconosciute, a volte, alla comunità.

Intendiamo lavorare con la memoria dei luoghi che hanno dato i natali, o anche solo lunga ospitalità, a tante donne veramente geniali nel loro ambito».

“La Sicilia delle donne” vuole essere festival diffuso nei territori dove queste artiste hanno operato, dove sono nate o sono morte, dove hanno esplicato il loro straordinario talento.

Una grande novità del Festival riguarda le modalità di partecipazione e il coinvolgimento di istituzioni. Comuni, scuole, Enti, Fondazioni, Associazioni o singoli studiosi e appassionati dei vari territori, liberamente, potranno chiedere di essere coinvolti nel progetto, curandolo personalmente nella realizzazione di un segmento in loco.

«Da quando abbiamo lanciato il progetto - continua la Toscano - ci hanno chiamato anche siciliani residenti all’estero che vogliono condividere con noi, e con quanti seguiranno già la prima edizione, storie quasi sconosciute».

I territori, così, potranno raccontarsi attraverso storie e voci di donne, per creare una mappa reale e ideale dell'altra metà dell'Isola, anche in funzione di un itinerario di viaggio sulle loro orme e nei loro luoghi.

«Il progetto avrà un tema annuale ma in realtà sarà un lavoro costante di ricognizione, segnalazione e archiviazione di informazioni e storie. In ogni luogo intendiamo mettere una targa, qualcosa che evidenzi la presenza di queste donne sul territorio, così da realizzare un itinerario delle "Strade del genio femminile di Sicilia”, a tutti gli effetti, da percorrere e condividere e da lasciare, poi, come un'offerta turistica appetibile e diversificata.

Ad Alcara Li Fusi, ad esempio, è nata nel 1929 Jole De Maria, una cantante lirica italiana che ha studiato un metodo per modulare la propria voce da mezzosoprano fino a quella di soprano lirico leggero.

Abbiamo sentito le istituzioni e, pur conoscendo la storia di questa cantante non si sapeva che fosse stato istituito un premio nazionale a suo nome.

Altro esempio è quello di Giacinta Pezzana, attrice torinese di nascita che ha vissuto a lungo ad Aci Castello dove si trova anche la sua tomba.

Storie di questo tipo ce ne sono numerosissime in Sicilia e noi vogliamo riportarle alla luce».

Il programma, in continuo aggiornamento - che verrà definito entro il 25 febbraio verrà presentato in streaming l’8 marzo e le attività si svolgeranno, nella stessa modalità a seconda dell’evolversi della pandemia per questa prima edizione, dal 9 e per tutto il mese di marzo.

«Il nostro obiettivo è creare una rete propositiva di attività e conoscenza legate a questi importantissimi contributi; vogliamo svelare l’altro volto di questa Isola, senza ovviamente abbassare la guardia sui temi della rappresentatività nelle istituzioni e della violenza sulle donne».


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Fonte: balarm.it