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08

Mar

Vince la città, riapre Villa Costa: lo spazio verde di Palermo amato da grandi e piccini

Grazie all'impegno di un comitato di cittadini, pungolo per le istituzioni, stanno per essere ultimate le opere di recupero del parco ma resta ancora del lavoro da fare

Gli spazi verdi di Palermo sono ancora al centro dell’attenzione dei cittadini, perché durante la pandemia hanno rappresentato quei pochi momenti di svago e socialità, anche se limitata, che ci siamo potuti concedere. Soprattutto luoghi in cui i più piccoli hanno potuto ritrovare la gioia del gioco e della condivisione.

Ci sono dei parchi a Palermo però che da troppo tempo sono lasciati all’abbandono, come il Parco Ninni Cassarà, affogato nell’inquinamento ambientale, per il quale oggi esistono degli spiragli. Un altro spazio per cui da tempo i cittadini residenti in viale Lazio e non solo, chiedevano delle soluzioni rapide è il parco di Villa Costa, chiusa nel 2020.

L’anno scorso alcuni giovani della zona hanno lanciato una petizione per sbloccare la situazione e finalmente pare che dopo gli annunci adesso arrivino dei fatti concreti. Uno su tutti la data di riapertura, il 30 marzo.

La svolta è arrivata venerdì durante una videoconferenza a cui ha preso parte il comitato dei cittadini che ha voluto con forza la riapertura di Villa Costa. Proprio in questa occasione si è fatto il punto sui lavori di sistemazione dell'area verde attorno alla villa, ormai in fase di ultimazione. Si è quindi deciso che il parco potrà riaprire al pubblico il 30 marzo.



«La notizia della riapertura ci dà molta gioia e soddisfazione. Le oltre 5000 firme raccolte tra cartacee e online, e l'aver tenuto alta l'attenzione in questo ultimo anno sulla necessità di riapertura immediata della villa ha dato i suoi frutti», dicono dal comitato.

«Ringraziamo il Comune di Palermo e le maestranze della Reset e del Coime - aggiungono - che nonostante le difficoltà incontrate quest'ultimo anno stanno arrivando all'obiettivo. Questo conferma che la cittadinanza attiva sia un modello virtuoso di partecipazione democratica per la città di Palermo. Come comitato continueremo a vigilare affinché i lavori procedano secondo i tempi e soprattutto affinché la villa non sia più vandalizzata in futuro. Auspichiamo nel più breve tempo possibile la riapertura dell'immobile restituendolo alla cittadinanza come bene comune e centro culturale».

Un incontro che ha visto partecipare anche i vertici dell’amministrazione comunale e delle partecipate che si stanno occupando del recupero della villa. C’erano il vice sindaco Fabio Giambrone, l’assessore all’Ambiente Sergio Marino, il consigliere Caterina Orlando, i componenti della Terza Commissione Consiliare Paolo Caracausi e Massimo Giaconia, i rappresentanti di RESET e degli uffici comunali, il capo area del Settore verde e vivibilità.

Il vice sindaco Giambrone e l’assessore Marino si augurano che adesso la villa possa essere fruita dalle famiglie e dai cittadini «nel rispetto del valore che rappresenta il bene comune. Il prossimo passo sarà quello del recupero dell'immobile da destinare ad attività sociali, sempre con la indispensabile collaborazione dei cittadini che hanno a cuore il benessere e la valorizzazione del verde cittadino».

Sulla stessa linea il presidente della III Commissione Paolo Caracausi e il consigliere Massimo Giaconia sottolineano come i lavoratori del Comune e delle aziende partecipate hanno quasi completato le opere di messa in sicurezza della villa e la sistemazione del verde.

Sottolineano anche quanto importante sia stata la partecipazione e i solleciti pervenuti dalla cittadinanza attiva che si è costituita in comitato «che è stata da pungolo per tutti noi - affermano - Ma il lavoro non è finito: dobbiamo ancora recuperare la parte in muratura vandalizzata e far sì che i giochi preventivati vengano collocati al più presto. La vigilanza dei luoghi è fondamentale per evitare nuovi episodi di vandalismo».

Il recupero dello spazio verde è per il consigliere Caterina Orlando «un evento importante per la nostra città. Oggi più che mai, infatti, si ha necessità di evadere dall'isolamento generato dal Covid e godere di aree verdi per passeggiare, socializzare e svagarsi serenamente. Ogni luogo restituito alla cittadinanza è una affermazione del principio di condivisione del bene comune».

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Fonte: balarm.it