Visibilmente commosso, il regista palermitano ha espresso “un ringraziamento molto sentito, io non sarei qua stasera se non fosse per Alberto Barbera, che protegge i cineasti. Fare film è sempre stata la mia vita. ‘Bones and all’ esiste come un matrimonio speciale tra Italia e America, e ci mostra che il cinema non conosce confini. Voglio dedicarlo a Jafar Panahi e ai registi che sono stati arrestati dal governo iraniano”.
Dario Franceschini, ministro della Cultura, ha affermato: “La 79esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia ancora una volta ha dimostrato la sua straordinaria vitalità, sottolineata quest’anno dal pieno ritorno del pubblico, simboleggiato dalla ritrovata possibilità, dopo due anni di pandemia, di accogliere con calore ed entusiasmo artisti e registi sul red carpet”.
“Il cinema italiano con il leone d’argento a Guadagnino, a cui faccio i miei personali complimenti – ha aggiunto Franceschini – e gli altri importanti riconoscimenti raccolti grazie anche a ben cinque film in concorso e l’unanime successo di critica che ha caratterizzato ogni singola proiezione, conferma di star vivendo un grande momento, che va incoraggiato e sostenuto con iniziative adeguate, quali l’imminente Cinema in Festa o il significativo investimento su Cinecittà”.